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Mantovano, in far paesi e verdure rarissimo; e fra li altri vi lavorò |
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anco Bronzino fiorentino, giovinetto, come si è detto nella Vita del |
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Puntormo. Essendovi anco condotti i Dossi ferraresi, fu allogata loro |
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una stanza a dipignere; ma perché, finita che l'ebbero, non piacque |
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al Duca, fu gittata a terra e fatta rifare dalli sopranominati. Fecevi |
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poi la torre alta 120 piedi, con 13 scale di legno da salirvi sopra, |
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accomodate tanto bene e nascoste nelle mura che si ritirano di solaro |
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in solaro agevolmente: il che rende quella torre fortissima e maravi- |
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gliosa. Venendo poi voglia al Duca di voler fortificare Pesaro et |
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avendo fatto chiamare Pierfrancesco da Viterbo, architetto molto ec- |
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cellente, nelle dispute che si facevano sopra la fortificazione sempre |
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Girolamo v'intervenne, e il suo discorso e parere fu tenuto buono |
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e pieno di giudizio: onde, se m'è lecito così dire, il disegno di quella |
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fortezza fu più di Girolamo che d'alcun altro, se bene questa sorte di |
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architettura da lui fu sempre stimata poco, parendoli di poco pregio e |
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dignità. Vedendo dunque il Duca di avere un così raro ingegno, de- |
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liberò di fare al detto luogo dell'Imperiale, vicino al palazzo vecchio, |
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un altro palazzo nuovo; e così fece quello che oggi vi si vede, che per |
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esser fabrica bellissima e bene intesa, piena di camere, di colonnati |
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e di cortili, di logge, di fontane e di amenissimi giardini, da quella |
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banda non passano prencipi che non la vadino a vedere; onde meritò |
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che papa Paulo Terzo, andando a Bologna con tutta la sua corte, |
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l'andasse a vedere e ne restasse pienamente sodisfatto. |
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Col disegno del medesimo il Duca fece restaurare la corte di Pe- |
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saro et il Barchetto, facendovi dentro una casa, che, rappresentando |
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una ruina, è cosa molto bella a vedere; e fra le altre cose vi è una |
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scala, simile a quella di Belvedere di Roma, che è bellissima. Me- |
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diante [lui] fece restaurare la rocca di Gradara, e la corte di Castel |
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Durante, in modo che tutto quello che vi è di buono venne da questo |
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mirabile ingegno. Fece similmente il corridore della corte d'Urbino |
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sopra il giardino, e un altro cortile ricinse da una banda con pietre |
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traforate con molta diligenza. Fu anco cominciato col disegno di co- |
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stui il convento de' Zoccolanti a Monte Baroccio e Santa Maria delle |
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Grazie a Senigaglia, che poi restarono imperfette per la morte del |
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Duca. Fu ne' medesimi tempi con suo ordine e disegno cominciato |
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il vescovado di Sinigaglia, che se ne vede anco il modello fatto da |
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lui. Fece anco alcune opere di scultura e figure tonde di terra e di |
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cera, che sono in casa de' nipoti in Urbino, assai bene. All'Imperiale |
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fece alcuni Angeli di terra, i quali fece poi gettar di gesso e mettergli |
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sopra le porte delle stanze lavorate di stucco nel palazzo nuovo, che |