Volume 5

Edizione Giuntina
    Iacopo, l'ebbe molto per male, ma non ne fece altra dimostra-
    zione che di turare con più diligenza ogni cosa, se bene dicono alcuni
    che egli perseguitò molto que' giovani e cercò di fare loro poco pia-
    cere. Immaginandosi dunque in quest'opera di dovere avanzare tutti
5   i pittori e forse, per quel che si disse, Michelagnolo, fece nella parte
    di sopra in più istorie la creazione di Adamo et Eva, il loro mangiare
    del pomo vietato e l'essere scacciati di Paradiso, il zappare la terra, il
    sacrifizio d'Abel, la morte di Caino, la benedizione del seme
    di Noè, e quando egli disegna la pianta e misure dell'Arca. In una poi
10   delle facciate di sotto, ciascuna delle quali è braccia quindici per ogni
    verso, fece la inondazione del Diluvio, nella quale sono una massa di
    corpi morti et affogati, e Noè che parla con Dio. Nell'altra faccia è
    dipinta la Ressurezione universale de' morti che ha da essere nel-
    l'ultimo e novissimo giorno, con tanta e varia confusione, ch'ella non
15   sarà maggiore da dovero per aventura né così viva, per modo di dire,
    come l'ha dipinta il Puntormo. Dirimpetto all'altare, fra le finestre,
    cioè nella faccia del mezzo, da ogni banda è una fila d'ignudi, che
    presi per mano et aggrappatisi su per le gambe e busti l'uno dell'al-
    tro, si fanno scala per salire in paradiso, uscendo di terra, dove sono
20   molti morti che gl'accompagnano; e fanno fine da ogni banda due
    morti vestiti, eccetto le gambe e le braccia, con le quali tengono due
    torce accese. A sommo del mezzo della facciata sopra le finestre fece
    nel mezzo in alto Cristo nella sua maestà, il quale circondato da molti
    Angeli tutti nudi fa resuscitare que' morti per giudicare. Ma io non
25   ho mai potuto intendere la dottrina di questa storia - se ben so che
    Iacopo aveva ingegno da sé e praticava con persone dotte e letterate -,
    cioè quello volesse significare in quella parte dove è Cristo in alto
    che risuscita i morti, e sotto i piedi ha Dio Padre che crea Adamo ed
    Eva. Oltre ciò, in uno de' canti dove sono i quattro Evangelisti nudi
30   con libri in mano, non mi pare, anzi in niun luogo, osservato né or-
    dine di storia, né misura, né tempo, né varietà di teste, non cangia-
    mento di colori di carni, et insomma non alcuna regola né propor-
    zione, né alcun ordine di prospettiva; ma pieno ogni cosa d'ignudi,
    con un ordine, disegno, invenzione, componimento, colorito e pit-
35   tura fatta a suo modo, con tanta malinconia e con tanto poco piacere
    di chi guarda quell'opera, ch'io mi risolvo, per non l'intendere ancor
    io, se ben son pittore, di lasciarne far giudizio a coloro che la ve-
    dranno: perciò che io crederei impazzarvi dentro et avvilupparmi,
    come mi pare che, in undici anni di tempo che egli ebbe, cercass'egli
40   di avviluppare sé e chiunche vede questa pittura con quelle così fatte
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