Volume 5

Edizione Giuntina
    Mentre che queste cose giravano, e la fama d'Antonio crescendo
    si spargeva, avvenne che la vecchiezza di Bramante et alcuni suoi
    impedimenti lo fecero cittadino dell'altro mondo. Per che da papa
    Leone sùbito furono constituiti tre architetti sopra la fab-
5   brica di San Pietro: Raffaello da Urbino, Giuliano da San Gallo,
    zio d'Antonio, e fra' Giocondo da Verona. E non andò molto che
    fra' Giocondo si partì di Roma, e Giuliano, essendo vecchio, ebbe li-
    cenza di potere ritornare a Fiorenza. Laonde Antonio avendo servirtù
    col reverendissimo Farnese, strettissimamente lo pregò che volesse
10   supplicare a papa Leone che il luogo di Giuliano suo zio gli concedes-
    se; la qual cosa fu facilissima a ottenere: prima per le virtù di Antonio,
    che erano degne di quel luogo, poi per lo interesso della benivolenza
    fra il Papa e 'l reverendissimo Farnese. E così in compagnia di Raf-
    faello da Urbino si continuò quella fabbrica assai freddamente.
15   Andando poi il Papa a Civitavecchia per fortificarla, et in com-
    pagnia di esso infiniti signori, e fra gli altri Giovan Paolo Baglioni
    e 'l signor Vitello; e similmente di persone ingegnose, Pietro Navarra
    et Antonio Marchisi, architetto allora di fortificazioni, il quale per
    commessione del Papa era venuto da Napoli; e ragionandosi di fortificare
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Edizione Torrentiniana
20   Mentre che queste cose giravano, e la fama d'Antonio crescendo si spar-
    geva, avvenne che la vecchiezza di Bramante et alcuni suoi impedimenti
    lo fecero cittadino dell'altro mondo. Per il che per papa Leone sùbito
    furono constituiti tre architetti sopra la fabbrica di San Pietro: Raffael-
    lo da Urbino, Giulian da San Gallo, zio d'Antonio, e fra' Giocondo.
25   E non andò molto che fra' Giocondo si partì di Roma, e Giuliano, essen-
    do vecchio, ebbe licenza di potere ritornare a Fiorenza. Laonde An-
    tonio avendo servitù col reverendissimo Farnese, strettissimamente lo
    pregò che volesse supplicare a papa Leone che il luogo di Giuliano suo
    zio gli concedesse; la qual cosa fu facilissima a ottenere: prima per le
30   virtù di Antonio, ch'erano degne di quel luogo, poi per lo interesso della
    benivolenza fra il Papa e 'l reverendissimo Farnese. Così in compagnia
    di Raffaello da Urbino si continuò quella fabbrica assai freddamente.
    Avvenne che il Papa andò a Civitavecchia per fortificarla, et in
    compagnia di esso erano per ciò venuti infiniti signori, fra gli altri Gio-
35   van Paulo Baglioni e 'l signor Vitello; similmente di persone ingegnose
    v'erano Pietro Navarra et Antonio Marchisi architetto, il quale per com-
    missione del Papa era venuto da Napoli; e ragionandosi di fortificare
    Civitavecchia, infinite e varie circa ciò furono le opinioni: e chi un disegno
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