Volume 5

Edizione Giuntina
    Né passò molto, che messer Bartolomeo Ferratino, per comodità
    di sé e beneficio degli amici, et ancora per lasciare memoria onorata
    e perpetua, fece fabbricare da Antonio su la piazza d'Amelia un pa-
    lazzo, il quale è cosa onoratissima e bella, dove Antonio acquistò
5   fama et utile non mediocre. Essendo in questo tempo in Roma
    Antonio di Monte, cardinale di Santa Prassedia, volle che il medesimo
    gli facesse il palazzo, dove poi abitò, che risponde in Agone, dove è
    la statua di maestro Pasquino: nel mezzo risponde nella piazza,
    dove fabbricò una torre, la quale, con bellissimo componimento di
10   pilastri e finestre dal primo ordine fino al terzo, con grazia e con di-
    segno gli fu da Antonio ordinata e finita, e per Francesco dell'In-
    daco lavorata di terretta a figure e storie da la banda di dentro e di
    fuora. Intanto avendo fatta Antonio stretta servitù col cardinal d'A-
    rimini, gli fece fare quel signore in Tolentino della Marca un pa-
15   lazzo: oltra lo esser Antonio stato premiato, gli ebbe il cardinale di
    continuo obligazione.
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Edizione Torrentiniana
    chiesa della sua nazione, fece fabbricare da Antonio e condurre a fine
    in San Iacopo degli Spagnuoli una cappella di marmi et una sepoltura
    per esso; la quale cappella fra' vani d'i pilastri fu da Pellegrino da Mo-
20   dona tutta dipinta, e su lo altare da Iacopo del Sansovino fatto un
    San Iacopo di marmo bellissimo: la quale opera di architettura è certa-
    mente tenuta lodatissima. Avvenne che messer Bartolomeo Farratino,
    per comodità di sé e beneficio degli amici, et ancora per lasciare memoria
    onorata e perpetua, fece fabbricare da Antonio su la piazza d'Amelia
25   un palazzo, il quale è cosa onorevolissima e bella, dove Antonio acquistò
    fama et utile non mediocre. Era in questo tempo in Roma Antonio di
    Monte, cardinale di Santa Prassedia, il quale, per le buone qualità sue,
    avendo animo a far qualche memoria in vita, al palazzo dove abitava
    e che risponde in Agone, dove è la statua di maestro Pasquino, volse
30   nel mezzo, che risponde nella piazza, far fabbricare una torre: la quale,
    con bellissimo componimento di pilastri e finestre dal primo ordine fino
    al terzo, con grazia e con disegno gli fu da Antonio ordinata e finita, e
    per Francesco dell'Indaco lavorata di terretta a figure e storie da la ban-
    da di dentro e di fuora. Aveva contratta seco talmente amicizia il reve-
35   rendissimo cardinale d'Arimino, che mosso da gloria, per lasciare di sé a'
    posteri ricordo, in Tolentino nella Marca fece per ordine di An-
    tonio fabbricare un palazzo: onde, oltra lo esser m[aestro] Antonio pre-
    miato, gli ebbe il cardinale di continuo obligazione.
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