Volume 5

Edizione Giuntina
    lontana due miglia da Firenze, e condotto l'ornamento della fon-
    tana et il laberinto che girava nel mezzo d'uno cortile scoperto in sul
    quale rispondono due logge, ordinò Sua Eccellenza che le dette logge
    si facessero dipignere da Iacopo, ma se gli desse compagnia acciò
5   che le finisse più presto, e la conversazione, tenendolo allegro, fusse
    cagione di farlo, senza tanto andare ghiribizzando e stillandosi il cer-
    vello, lavorare. Anzi il Duca stesso, mandato per Iacopo, lo pregò
    che volesse dar quell'opera quanto prima del tutto finita. Avendo
    dunque Iacopo chiamato il Bronzino, gli fece fare in cinque piedi
10   della volta una figura per ciascuno, che furono la Fortuna, la Iustizia,
    la Vittoria, la Pace e la Fama; e nell'altro piede, che in tutto son sei,
    fece Iacopo di sua mano un Amore. Dopo, fatto il disegno d'alcuni
    putti, che andavano nell'ovato della volta, con diversi animali in
    mano che scortano al di sotto in su, gli fece tutti, da uno in fuori, co-
15   lorite dal Bronzino, che si portò molto bene. E perché, mentre Iacopo
    et il Bronzino facevano queste figure, fecero gl'ornamenti intorno
    Iacone, Pierfrancesco di Iacopo et altri, restò in poco tempo tutta
    finita quell'opera con molta sodisfazione del signor Duca, il quale
    voleva far dipignere l'altra loggia; ma non fu a tempo, perciò che es-
20   sendosi fornito questo lavoro a dì 13 di dicembre 1536, alli sei di gen-
    naio seguente fu quel signore illustrissimo ucciso dal suo parente
    Lorenzino; e così questa et altre opere rimasono senza la loro per-
    fezzione.
    Essendo poi creato il signor duca Cosimo, passata felicemente la
25   cosa di Montemurlo, e messosi mano all'opera di Castello, secondo
    che si è detto nella Vita del Tribolo, Sua Eccell[enza] illustrissima,
    per compiacere la signora donna Maria sua madre, ordinò che Ia-
    copo dipignesse la prima loggia, che si truova entrando nel palazzo
    di Castello a man manca. Per che messovi mano, primieramente di-
30   segnò tutti gl'ornamenti che v'andavano, e gli fece fare al Bronzino
    per la maggior parte et [a] coloro che avevano fatto quei di Careggi.
    Dipoi rinchiusosi dentro da sé solo, andò facendo quell'opera a sua
    fantasia et a suo bell'agio, studiando con ogni diligenza, acciò ch'ella
    fusse molto migliore di quella di Careggi, la quale non avea lavorata
35   tutta di sua mano: il che potea fare commodamente, avendo per ciò
    otto scudi il mese da Sua Eccellenza, la quale ritrasse così giovinetta
    come era nel principio di quel lavoro, e parimente la signora donna
    Maria sua madre. Finalmente essendo stata turata la detta loggia
    cinque anni, e non si potendo anco vedere quello che Iacopo avesse
40   fatto, adiratasi la detta signora un giorno con esso lui, comandò che
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