Volume 5

Edizione Giuntina
    tutto di sua mano; onde non è maraviglia se è bellissimo questo qua-
    dro, che è oggi al Borgo nella chiesa de' Frati Osservanti di San Fran-
    cesco. L'altro dei due giovani, il quale fu Giovan Antonio Lappoli
    aretino, di cui si è in altro luogo favellato, avendo, come vano, ri-
5   tratto se stesso nello specchio, mentre anch'egli ancora si stava con
    Iacopo, parendo al maestro che quel ritratto poco somigliasse, vi
    mise mano, e lo ritrasse egli stesso tanto bene, che par vivissimo;
    il quale ritratto è oggi in Arezzo in casa gl'eredi di detto Giovan An-
    tonio. Il Puntormo similmente ritrasse in uno stesso quadro due suoi
10   amicissimi: l'uno fu il genero di Becuccio Bichieraio, et un altro, del
    quale parimente non so il nome; basta che i ritratti son di mano del
    Puntormo. Dopo fece a Bartolomeo Ginori, per dopo la morte di lui,
    una filza di drapelloni, secondo che usano i fiorentini, et in tutti dalla
    parte di sopra fece una Nostra Donna col Figliuolo nel taffetà bianco,
15   e di sotto nella balzana di colorito fece l'arme di quella famiglia se-
    condo che usa. Nel mezzo della filza, che è di ventiquattro drapel-
    loni, ne fece due, tutti di taffettà bianco senza balzana, nei quali fece
    due San Bartolomei, alti due braccia l'uno: la quale grandezza di tutti
    questi drappelloni, e quasi nuova maniera, fece parere me-
20   schini e poveri tutti gl'altri stati fatti insino allora, e fu cagione che si
    cominciarono a fare della grandezza che si fanno oggi, leggiadra mol-
    to e di manco spesa d'oro.
    In testa all'orto e vigna de' frati di S. Gallo, fuor della Porta che si
    chiama dal detto Santo, fece in una cappella, che era a dirittura del-
25   l'entrata, nel mezzo, un Cristo morto, una Nostra Donna che piagne-
    va e duo putti in aria, uno de' quali teneva il calice della Passione in
    mano, e l'altro sosteneva la testa del Cristo cadente. Dalle bande era-
    no da un lato San Giovanni Evangelista lacrimoso e con le braccia
    aperte, e dall'altro Santo Agostino in abito episcopale, il quale apog-
30   giatosi con la man manca al pastorale, si stava in atto veramente
    mesto e contemplante la morte del Salvatore. Fece anco a messer
    [...] Spina, familiare di Giovanni Salviati, in un suo cortile dirim-
    petto alla porta principale di casa, l'arme di esso Giovanni, stato fatto
    di que' giorni cardinale da papa Leone, col cappello rosso sopra e con
35   due putti ritti, che per cosa in fresco sono bellissimi e molto stimati
    da messer Filippo Spina per esser di mano del Puntormo. Lavorò
    anco Iacopo nell'ornamento di legname che già fu magnificamente
    fatto, come si è detto altra volta, in alcune stanze di Pierfrancesco
    Borgherini, a concorrenza d'altri maestri; et in particulare vi di-
40   pinse di sua mano in due cassoni alcune storie de' fatti di Ioseffo
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