Volume 5

Edizione Giuntina
    cosa somigliante. Alle staffe avevano ministri a uso di Leviti, e le
    torce che questi avevano in mano erano a uso di candellieri antichi e
    fatti con bello artifizio. Il terzo carro rappresentava il consolato di
    Tito Manlio Torquato, il quale fu consolo dopo il fine della prima
5   guerra cartaginese e governò di maniera che al tempo suo fiorirono
    in Roma tutte le virtù e prosperità. Il detto carro, sopra il quale era
    esso Tito con molti ornamenti fatti dal Puntormo, era tirato da otto
    bellissimi cavalli, et innanzi gl'andavano sei coppie di senatori to-
    gati sopra cavalli coperti di teletta d'oro, accompagnati da gran nu-
10   mero di staffieri rappresentanti littori con fasci, securi et altre cose
    pertinenti al ministerio della iustizia. Il quarto carro, tirato da quat-
    tro bufali acconci a guisa d'elefanti, rappresentava Giulio Cesare
    trionfante per la vittoria avuta di Cleopatra, sopra il carro tutto di-
    pinto dal Puntormo dei fatti di quello più famosi; il quale carro ac-
15   compagnavano sei coppie d'uomini d'arme vestiti di lucentissime ar-
    mi e ricche, tutte fregiate d'oro, con le lance in sulla coscia; e le torce
    che portavano li staffieri mezzi armati, avevano forma di trofei in
    varii modi accomodati. Il quinto carro, tirato da cavalli alati che ave-
    vano forma di grifii, aveva sopra Cesare Augusto dominatore dell'u-
20   niverso, accompagnato da sei coppie di poeti a cavallo, tutti coronati,
    sì come anco Cesare, di lauro, e vestiti in varii abiti, secondo le loro
    province: e questi, perciò che furono i poeti sempre molto favoriti
    da Cesare Augusto, il quale essi posero con le loro opere in cielo; et
    acciò fussero conosciuti, aveva ciascun di loro una scritta a
25   traverso a uso di banda, nella quale erano i loro nomi. Sopra il sesto
    carro, tirato da quattro paia di giovenchi vestiti riccamente, era Tra-
    iano imperatore giustissimo, dinanzi al quale, sedente sopra il carro,
    molto bene dipinto dal Puntormo, andavano, sopra belli e ben guer-
    niti cavalli, sei coppie di dottori legisti, con toghe infino ai piedi e
30   con mozzette di vai, secondo che anticamente costumavano i dottori
    di vestire; i staffieri, che portavano le torce in gran numero, erano
    scrivani, copisti e notai con libri e scritture in mano. Dopo questi
    sei veniva il carro overo trionfo dell'Età e Secol d'oro, fatto con bel-
    lissimo e ricchissimo artifizio, con molte figure di rilievo fatte da
35   Baccio Bandinelli, e con bellissime pitture di mano del Puntormo,
    fra le quali di rilievo furono molto lodate le quattro Virtù cardinali.
    Nel mezzo del carro surgeva una gran palla in forma d'apamondo,
    sopra la quale stava prostrato bocconi un uomo come morto, armato
    d'arme tutte ruginose, il quale avendo le schiene aperte e fesse, della
40   fessura usciva un fanciullo tutto nudo e dorato, il quale rappresentava
- pagina 312 -
pagina precedentepagina successiva