Volume 5

Edizione Giuntina
    delle figure furono ser Piero da Vinci, padre di Lionardo, e Bernar-
    dino di Giordano, bellissimi ingegni; et a Iacopo Puntormo solo
    toccò a dipignere tutti e tre i carri, nei quali fece in diverse storie di
    chiaro scuro molte transformazioni degli Dii in varie forme, le quali
5   oggi sono in mano di Pietro Paulo Galeotti orefice ec[cellente]. Portava
    scritto il primo carro in note chiarissime: ERIMUS , il secondo SUMUS ,
    et il terzo FUIMUS , cioè "Saremo", "Siamo", "Fummo". La canzone
    cominciava: «Volano gl'anni», etc. Avendo questi trionfi veduto il
    signor Lorenzo, capo della Compagnia del Broncone, e disiderando
10   che fussero superati, dato del tutto carico a Iacopo Nardi, gentiluomo
    nobile e literatissimo, al quale, per quello che fu poi, è molto obli-
    gata la sua patria Fiorenza, esso Iacopo ordinò sei trionfi per radop-
    piare quelli stati fatti dal Diamante. Il primo, tirato da un
    par di buoi vestiti d'erba, rappresentava l'età di Saturno e di Iano,
15   chiamata dell'oro, et aveva in cima del carro Saturno con la falce et
    Iano con le due teste e con la chiave del tempio della Pace in mano,
    e sotto i piedi legato il Furore, con infinite cose attorno pertinenti
    a Saturno, fatte bellissime e di diversi colori dall'ingegno del Pun-
    tormo. Accompagnavano questo trionfo sei coppie di pastori ignudi,
20   ricoperti in alcune parti con pelle di martore e zibellini, con stiva-
    letti all'antica di varie sorte e con i loro zaini e ghirlande in capo di
    molte sorti frondi. I cavalli sopra i quali erano questi pastori erano
    senza selle, ma coperti di pelle di leoni, di tigri e di lupi cervieri, le
    zampe de' quali, messe d'oro, pendevano dagli lati con bella grazia.
25   Gl'ornamenti delle groppe e staffieri erano di corde d'oro; le staffe,
    teste di montoni, di cane e d'altri simili animali; et i freni e redine fatti
    di diverse verzure e di corde d'argento. Aveva ciascun pastore quat-
    tro staffieri in abito di pastorelli, vestiti più semplicemente d'altre
    pelli, e con torce fatte a guisa di bronconi secchi e di rami di pino,
30   che facevano bellissimo vedere. Sopra il secondo carro, tirato da due
    paia di buoi vestiti di drappo ricchissimo, con ghirlande in capo e
    con paternostri grossi che loro pendevano dalle dorate corna, era
    Numa Pompilio secondo re de' Romani, con i libri della religione e
    con tutti gl'ordini sacerdotali e cose appartenenti a' sacrifici, perciò
35   che egli fu appresso i Romani autore e primo ordinatore della relli-
    gione e de' sacrifizii. Era questo carro accompagnato da sei sacerdoti
    sopra bellissime mule, coperti il capo con manti di tela ricamati d'oro
    e d'argento a foglie d'ellera maestrevolmente lavorati; in dosso ave-
    vano vesti sacerdotali all'antica, con balzane e fregi d'oro attorno
40   ricchissimi, et in mano chi un turibolo e chi un vaso d'oro e chi altra
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