|
|
Nunziata piccoletta per un suo amico sarto; ma essendo morto il |
|
|
sarto prima che fusse finita, l'opera si rimase in mano di Iacopo, che |
|
|
allora stava con Mariotto, il quale n'aveva vanagloria e la mostrava |
|
|
per cosa rara a chiunche gli capitava a bottega. Onde venendo di |
5 |
|
que' giorni a Firenze Raffaello da Urbino, vide l'opera et il giovi- |
|
|
netto che l'avea fatta, con infinita maraviglia, profetando di Iacopo |
|
|
quello che poi si è veduto riuscire. Non molto dopo essendo Mariotto |
|
|
partito di Firenze et andato a lavorare a Viterbo la tavola che fra' |
|
|
Bartolomeo vi aveva cominciata, Iacopo, il quale era giovane malin- |
10 |
|
conico e soletario, rimaso senza maestro, andò da per sé a stare con |
|
|
Andrea del Sarto, quando apunto egli avea fornito nel cortile de' Servi |
|
|
le storie di San Filippo, le quale piacevano infinitamente a Iacopo, |
|
|
sì come tutte l'altre cose e la maniera e disegno d'Andrea. Datosi |
|
|
dunque Iacopo a far ogni opera d'immitarlo, non passò molto che si |
15 |
|
vide aver fatto acquisto maraviglioso nel disegnare e nel colorire, in- |
|
|
tantoché alla pratica parve che fusse stato molti anni all'arte. Ora |
|
|
avendo Andrea di que' giorni finita una tavola d'una Nunziata per la |
|
|
chiesa de' frati di San Gallo, oggi rovinata, come si è detto nella sua |
|
|
Vita, egli diede a fare la predella di quella tavola a olio a Iacopo, il |
20 |
|
quale vi fece un Cristo morto con due Angioletti che gli fanno lume |
|
|
con due torce e lo piangono, e dalle bande in due tondi due Profeti, |
|
|
i quali furono così praticamente lavorati, che non paiono fatti da gio- |
|
|
vinetto, ma da un pratico maestro. Ma può anco essere, come dice |
|
|
il Bronzino ricordarsi avere udito da esso Iacopo Puntormo, che in |
25 |
|
questa predella lavorasse anco il Rosso. Ma sì come a fare questa pre- |
|
|
della fu Andrea da Iacopo aiutato, così fu similmente in fornire molti |
|
|
quadri et opere che continuamente faceva Andrea. |
|
|
In quel mentre, essendo stato fatto sommo Pontefice il |
|
|
cardinale Giovanni de' Medici e chiamato Leone Decimo, si face- |
30 |
|
vano per tutta Fiorenza dagl'amici e divoti di quella Casa molte armi |
|
|
del Pontefice, in pietre, in marmi, in tele et in fresco. Per che vo- |
|
|
lendo i frati de' Servi fare alcun segno della divozione e servitù loro |
|
|
verso la detta Casa e Pontefice, fecero fare di pietra l'arme di esso |
|
|
Leone e porla in mezzo all'arco del primo portico della Nunziata, che |
35 |
|
è in sulla piazza; e poco appresso diedero ordine che ella fusse da |
|
|
Andrea di Cosimo pittore messa d'oro e adornata di grottesche, delle |
|
|
quali era egli maestro eccellente, e dell'imprese di casa Medici, et |
|
|
oltre ciò messa in mezzo da una Fede e da una Carità. Ma conoscendo |
|
|
Andrea di Cosimo che da sé non poteva condurre tante cose, pensò |
40 |
|
di dare a fare le due figure ad altri; e così chiamato Iacopo, che allora |