Volume 5

Edizione Giuntina
    meglio tornare a Roma, che è la vera scuola dell'arti nobili e vi è
    molto più riconosciuta la virtù che a Vinezia. Aggiunte adunque,
    alla poca voglia che il Vasari aveva di starvi, le disuasioni di Cri-
    stofano, si partirono amendue.
5   Ma perché Cristofano, essendo ribello dello Stato di Firenze, non
    poteva seguitare Giorgio, se ne tornò a San Giustino; dove non fu
    stato molto, facendo sempre qualcosa per lo già detto abbate,
    che andò a Perugia la prima volta che vi andò papa Paulo Terzo, do-
    po le guerre fatte con i Perugini: dove, nell'apparato che si fece per
10   ricevere Sua Santità, si portò in alcune cose molto bene, e particolar-
    mente al portone detto di frate Rinieri, dove fece Cristofano, come
    volle monsignor della Barba, allora quivi governatore, un Giove gran-
    de irato et un altro placato, che sono due bellissime figure; e dall'al-
    tra banda fece un Atlante col mondo addosso et in mezzo a due fe-
15   mine, che avevano una la spada e l'altra le bilance in mano. Le quali
    opere, con molte altre che fece in quelle feste Cristofano, furono ca-
    gione che, fatta poi murare dal medesimo Pontefice in Perugia la
    cittadella, messer Tiberio Crispo, che allora era governatore e ca-
    stellano, nel fare dipignere molte stanze volle che Cristofano, oltre
20   quello che vi avea lavorato Lattanzio pittore marchigiano insin al-
    lora, vi lavorasse anch'egli. Onde Cristofano non solo aiutò al detto
    Lattanzio, ma fece poi di sua mano la maggior parte delle cose mi-
    gliori che sono nelle stanze di quella fortezza dipinte; nella quale
    lavorò anco Raffaello dal Colle et Adone Doni d'Ascesi, pittore mol-
25   to pratico e valente, che ha fatto molte cose nella sua patria et in altri
    luoghi; vi lavorò anco Tommaso del Papacello pittore cortonese.
    Ma il meglio che fusse fra loro e vi acquistasse più lode, fu Cristo-
    fano; onde messo in grazia da Lattanzio del detto Crispo, fu poi
    sempre molto adoperato da lui. Intanto avendo il detto Crispo fatto
30   una nuova chiesetta in Perugia, detta Santa Maria del Popolo, e pri-
    ma del Mercato, et avendovi cominciata Lattanzio una tavola a olio,
    vi fece Cristofano di sua mano tutta la parte di sopra, che in vero
    è bellissima e molto da lodare. Essendo poi fatto Lattanzio di pittore
    bargello di Perugia, Cristofano se ne tornò a San Giustino, vi si stette
35   molti mesi pur lavorando per lo detto signor abate Bufolini.
    Venuto poi l'anno 1543, avendo Giorgio a fare per lo illustrissimo
    cardinal Farnese una tavola a olio per la Cancelleria grande et un'al-
    tra nella chiesa di Santo Agostino per Galeotto da Girone, mandò
    per Cristofano, il quale andato ben volentieri, come quello che avea
40   voglia di veder Roma, vi stette molti mesi facendo poco altro che
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