Volume 5

Edizione Giuntina
    tutta di sua mano, et un mezzo tondo, che è sopra la porta
    del fianco di San Fiorido, con tre figure in fresco.
    Essendo poi, per mezzo di messer Pietro Aretino, chiamato Gior-
    gio a Vinezia a ordinare e fare per i gentiluomini e signori della Com-
5   pagnia della Calza l'apparato d'una sontuosissima e molto magni-
    fica festa, e la scena d'una commedia fatta dal detto messer Pietro
    Aretino per i detti signori, egli, come quello che non potea da sé
    solo condurre una tanta opera, mandò per Cristofano e Battista Cun-
    gii sopradetti; i quali arrivati finalmente a Vinezia dopo essere stati
10   trasportati dalla fortuna del mare in Schiavonia, trovarono che il Va-
    sari non solo era là innanzi a loro arrivato, ma avea già disegnato ogni
    cosa e non ci aveva se non a por mano a dipignere. Avendo dunque i
    detti signori della Calza presa nel fine di Canareio una casa grande
    che non era finita, anzi non aveva se non le mura principali et il tetto,
15   nello spazio d'una stanza lunga settanta braccia e larga sedici fece
    fare Giorgio due ordini di gradi di legname, alti braccia quattro da
    terra, sopra i quali avevano a stare le gentildonne a sedere; e le fac-
    ciate delle bande divise ciascuna in quattro quadri di braccia dieci
    l'uno, distinti con nicchie di quattro braccia l'una per larghezza, den-
20   tro le quali erano figure; le quali nicchie erano in mezzo ciascuna a
    due termini di rilievo alti braccia nove, di maniera che le nicchie
    erano per ciascuna banda cinque, et i termini dieci, che in tutta la
    stanza venivano a essere dieci nicchie, venti termini et otto quadri
    di storie. Nel primo de' quali quadri a man ritta a canto alla scena,
25   che tutti erano di chiaro scuro, era, figurata per Vinezia, Adria finta
    bellissima, in mezzo al mare e sedente sopra uno scoglio con un
    ramo di corallo in mano; et intorno a essa stavano Nettunno, Teti,
    Proteo, Nereo, Glauco, Palemone et altri Dii e Ninfe marine, che le
    presentavano gioie, perle et oro, et altre ricchezze del mare; et oltre
30   ciò vi erano alcuni Amori che tiravano saette, et altri che in aria vo-
    lando spargevano fiori; et il resto del campo del quadro era tutto di
    bellissime palme. Nel secondo quadro era il fiume della Drava e della
    Sava ignudi, con i loro vasi. Nel terzo era il Po, finto grosso e curpu-
    lento, con sette figliuoli, fatti per i sette rami che di lui uscendo
35   mettono, come fusse ciascuno di loro fiume regio, in mare.
    Nel [quarto] quadro era la Brenta, con altri fiumi del Friuli. Nell'al-
    tra faccia, dirimpetto all'Adria, era l'isola di Candia, dove si vedeva
    Giove essere allattato dalla capra, con molte Ninfe intorno. A canto
    a questo, cioè dirimpetto alla Drava, era il fiume del Tagliamento et
40   i monti di Cadoro. E sotto a questo, dirimpetto al Po, era il lago Benaco
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