|
|
disiderio di vedere le pitture e sculture di quella città, si mise, come |
|
|
soldato, in detta guardia; nella quale mentre dimorava, avendo in- |
|
|
teso il signor Alessandro da Battista della Bilia, pittore e soldato da |
|
|
Città di Castello, che Cristofano attendeva alla pittura, et avuto un |
5 |
|
bel quadro di sua mano, avea disegnato mandarlo con detto Battista |
|
|
della Bilia, e con un altro Battista similmente da Città di Castello, |
|
|
a lavorare di sgraffito e di pitture un giardino e loggia che a Città di |
|
|
Castello avea cominciato. Ma essendosi, mentre si murava il detto |
|
|
giardino, morto quello, et in suo luogo entrato l'altro Battista, per |
10 |
|
allora, che se ne fusse cagione, non se ne fece altro. |
|
|
Intanto, essendo Giorgio Vasari tornato da Roma, e trattenendosi |
|
|
in Fiorenza col duca Alessandro insino a che il cardinale Ipolito suo |
|
|
signore tornasse d'Ungheria, aveva avuto le stanze nel convento de' |
|
|
Servi, per dar principio a fare certe storie in fresco de' fatti di Cesare |
15 |
|
nella camera del canto del palazzo de' Medici, dove Giovanni da |
|
|
Udine avea di stucchi e pitture fatta la volta, quando Cristofano, |
|
|
avendo conosciuto Giorgio Vasari nel Borgo l'anno 1528 quando |
|
|
andò a vedere colà il Rosso, dove l'avea molto carezzato, si risolvé |
|
|
di volere ripararsi con esso lui, e con sì fatta comodità attendere all'ar- |
20 |
|
te molto più che non aveva fatto per lo passato. Giorgio dunque, |
|
|
avendo praticato con lui un anno che li stette seco, e trovatolo sug- |
|
|
getto da farsi valent'uomo, e che era di dolce e piacevole conversa- |
|
|
zione e secondo il suo gusto, gli pose grandissimo amore. Onde |
|
|
avendo a ire non molto dopo, di commessione del duca Alessandro, a |
25 |
|
Città di Castello in compagnia d'Antonio da San Gallo e di Pier |
|
|
Francesco da Viterbo, i quali erano stati a Fiorenza per fare il ca- |
|
|
stello overo cittadella, e tornandosene facevano la via di Città |
|
|
di Castello per riparare le mura del detto giardino del Vitelli che mi- |
|
|
nacciavano rovina, menò seco Cristofano, acciò, disegnato che esso |
30 |
|
Vasari avesse e spartito gl'ordini de' fregi che s'avevano a fare in |
|
|
alcune stanze, e similmente le storie e partimenti d'una stufa et altri |
|
|
schizzi per le facciate delle logge, egli e Battista sopradetto il tutto |
|
|
conducessero a perfezzione. Il che tutto fecero tanto bene e con tanta |
|
|
grazia, e massimamente Cristofano, che un ben pratico e nell'arte |
35 |
|
consumato maestro non arebbe fatto tanto; e che è più, sperimen- |
|
|
tandosi in quell'opera, si fece pratico oltre modo e valente nel dise- |
|
|
gnare e colorire. |
|
|
L'anno poi 1536 venendo Carlo V imperadore in Italia et in Fio- |
|
|
renza, come altre volte si è detto, si ordinò un onoratissimo apparato, |
40 |
|
nel quale al Vasari per ordine del duca Alessandro fu dato carico dell'ornamento |