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VITA DI CRISTOFANO GHERARDI DETTO DOCENO |
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DAL BORGO SAN SEPOLCRO. |
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PITTORE |
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Mentre che Raffaello dal Colle del Borgo San Sepolcro, il quale fu |
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discepolo di Giulio Romano e gli aiutò lavorare a fresco la sala di |
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Gostantino nel palazzo del Papa in Roma, et in Mantoa le stanze |
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del T, dipigneva, essendo tornato al Borgo, la tavola della cappella |
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di San Gilio et Arcanio, nella quale fece, imitando esso Giulio e |
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Raffaello da Urbino, la Ressurrezzione di Cristo, che fu opera molto |
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lodata, et un'altra tavola d'un'Assunta ai frati de' Zoccoli fuor del |
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Borgo, et alcun'altre opere per i frati de' Servi a Città di Castello; |
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mentre, dico, Raffaello queste et altre opere lavorava nel Borgo sua |
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patria, acquistandosi ricchezze e nome, un giovane d'anni sedici, |
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chiamato Cristofano e per sopranome Doceno, figliuolo di |
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Guido Gherardi, uomo d'orrevole famiglia in quella città, attenden- |
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do per naturale inclinazione con molto profitto alla pittura, dise- |
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gnava e coloriva così bene e con tanta grazia che era una maraviglia. |
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Per che, avendo il sopradetto Raffaello veduto di mano di costui |
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alcuni animali come cani, lupi, lepri e varie sorti d'uccelli, e pesci |
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molto ben fatti, e vedutolo di dolcissima conversazione e tanto faceto |
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e motteggevole, comeché fusse astratto nel vivere e vivesse quasi alla |
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filosofica, fu molto contento d'avere sua amistà e che gli praticasse per |
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imparare in bottega. Avendo dunque sotto la disciplina di Raffaello |
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disegnato Cristofano alcun tempo, capitò al Borgo il Rosso, col quale |
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avendo fatto amicizia et avuto de' suoi disegni, studiò Doceno sopra |
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quelli con molta diligenza, parendogli (come quelli che non aveva |
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veduto altri che di mano di Raffaello) che fussino, come erano in vero, |
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bellissimi. Ma cotale studio fu da lui interrotto; perché andando Gio- |
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vanni de' Turrini dal Borgo, allora capitano de' Fiorentini, con una |
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banda di soldati Borghesi e da Città di Castello alla guardia di Fi- |
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renze assediata dall'esercito imperiale e di papa Clemente, vi andò |
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fra gl'altri soldati Cristofano, essendo stato da molti amici suoi sviato. |
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Ben è vero che vi andò non meno con animo d'avere a studiare con |
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qualche commodo le cose di Fiorenza che di militare; ma non gli |
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venne fatto, perché Giovanni suo capitano ebbe in guardia non alcun |
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luogo della città, ma i bastioni del monte di fuora. Finita quella guer- |
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ra, essendo non molto dopo alla guardia di Firenze il signor Alessan- |
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dro Vitelli da Città di Castello, Cristofano, tirato dagl'amici e dal |