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che l'aveva fatto venire da Roma. Fece poi Giuliano per Innocenzio |
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cardinal Cibo un ritratto del quadro nel quale già aveva Raffaello da |
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Urbino ritratto papa Leone, Giulio cardinal de' Medici et il cardinale |
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de' Rossi; ma in cambio del detto cardinale de' Rossi fece la testa di |
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esso cardinale Cibo, nella quale si portò molto bene e condusse il |
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quadro tutto con molta fatica e diligenza. Ritrasse similmente allora |
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Cencio Guasconi, giovane in quel tempo bellissimo. E dopo fece al- |
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l'Olmo a Castello un tabernacolo a fresco, alla villa di Baccio Pedoni, |
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che non ebbe molto disegno, ma fu ben lavorato con estrema dili- |
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genza. |
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Intanto, sollecitandolo Palla Rucellai a finire la sua tavola, della |
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quale si è disopra ragionato, si risolvé a menare un giorno Michela- |
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gnolo a vederla; e così condottolo dove egli l'aveva, poi che gli ebbe |
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raccontato con quanta fatica avea fatto il lampo che venendo dal |
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cielo spezza le ruote et uccide coloro che le girano, et un sole che |
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uscendo d'una nuvola libera Santa Caterina dalla morte, pregò libe- |
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ramente Michelagnolo, il quale non poteva tenere le risa udendo le |
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sciagure del povero Bugiardino, che volesse dirgli come farebbe otto |
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o dieci figure principali, dinanzi a questa tavola, di soldati che stes- |
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sino in fila a uso di guardia et in atto di fuggire, cascati, feriti e morti, |
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perciò che non sapeva egli come fargli scortare, in modo che tutti |
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potessero capire in sì stretto luogo, nella maniera che si era imaginato, |
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per fila. Il Buonarruoti addunque per compiacergli, avendo compas- |
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sione a quel povero uomo, accostatosi con un carbone alla tavola, |
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contornò de' primi segni, schizzati solamente, una fila di figure ignu- |
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de maravigliose, le quali in diversi gesti scortando, variamente casca- |
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vano chi indietro e chi innanzi, con alcuni morti e feriti fatti con |
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quel giudizio et eccellenza che fu propria di Michelagnolo. E ciò |
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fatto si partì, ringraziato da Giuliano; il quale non molto dopo menò |
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il Tribolo suo amicissimo a vedere quello che il Buonarruoto aveva |
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fatto, raccontandogli il tutto. E perché, come si è detto, aveva fatto |
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il Buonarruoto le sue figure solamente contornate, non poteva il Bu- |
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giardino metterle in opera, per non vi essere né ombre né altro, |
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quando si risolvé il Tribolo ad aiutarlo; per che, fatti alcuni modelli |
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in bozze di terra, i quali condusse eccellentemente, dando loro quella |
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fierezza e maniera che aveva dato Michelagnolo al disegno, con la |
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gradina, che è un ferro intaccato, le gradinò, acciò fussero crudette |
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et avessino più forza; e così fatte le diede a Giuliano. Ma perché |
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quella maniera non piaceva alla pulitezza e fantasia del Bugiardino, |
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partito che fu il Tribolo, egli con un pennello, intignendolo di mano |