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di drapelloni, i quali poi rimanevano alla chiesa per memoria del de- |
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funto e della famiglia. Quando dunque morì Cosimo Rucellai il vec- |
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chio, Bernardo e Palla suoi figliuoli pensarono, per far cosa nuova, di |
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non far drapelloni, ma in quel cambio una bandiera quadra, di quat- |
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tro braccia larga e cinque alta, con alcuni drapelloni ai piedi con |
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l'arme de' Rucellai. Dando essi addunque a fare quest'opera a Giu- |
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liano, egli fece nel corpo di detta bandiera 4 figuroni grandi, molto |
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ben fatti, cioè San Cosimo e Damiano, e San Piero e San Paulo; le |
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quali furono pitture veramente bellissime e fatte con più diligenza che |
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mai fusse stata fatta altra opera in drappo. Queste et altre opere di |
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Giuliano avendo veduto Mariotto Albertinelli, e conosciuto quanto |
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fusse diligente in osservare i disegni che se gli mettevano innanzi |
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senza uscirne un pelo, in que' giorni che si dispose abbandonare l'ar- |
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te, gli lasciò a finire una tavola, che già fra' Bartolomeo di S. Marco, |
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suo compagno et amico, avea lasciata solamente disegnata et aom- |
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brata con l'acquerello in sul gesso della tavola, sì come era di suo |
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costume. Giuliano addunque messovi mano, con estrema diligenza e |
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fatica condusse quest'opera, la quale fu allora posta nella chiesa di |
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San Gallo fuor della Porta: la quale chiesa e convento fu poi rovinato |
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per l'assedio, e la tavola portata dentro e posta nello spedal de' Preti |
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in via di San Gallo; di lì poi nel convento di San Marco, et ultima- |
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mente in San Iacopo tra' Fossi al canto agl'Alberti, dove al presente |
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è collocata all'altare maggiore. In questa tavola è Cristo morto, la |
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Madalena che gl'abbraccia i piedi, e San Giovanni Evangelista che |
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gli tiene la testa e lo sostiene sopra un ginocchio; èvvi similmente |
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San Piero che piagne, e San Paulo che aprendo le braccia contempla |
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il suo Signore morto. E per vero dire, condusse Giuliano questa ta- |
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vola con tanto amore e con tanta avvertenza e giudizio, che |
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come ne fu allora, così ne sarà sempre e a ragione sommamente lo- |
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dato. E dopo questa finì a Cristofano Rinieri il Rapimento di Dina in |
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un quadro, stato lasciato similmente imperfetto dal detto fra' Barto- |
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lomeo; al quale quadro ne fece un altro simile, che fu mandato in |
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Francia. Non molto dopo, essendo tirato a Bologna da certi amici |
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suoi, fece alcuni ritratti di naturale; et in San Francesco dentro al |
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coro nuovo, in una capella, una tavola a olio, dentrovi la Nostra |
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Donna e due Santi, che fu allora tenuta in Bologna, per non esservi |
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molti maestri, buona e lodevole opera. E dopo, tornato a Fiorenza, |
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fece per non so chi cinque quadri della vita di Nostra Donna, i quali |
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sono oggi in casa di maestro Andrea Pasquali, medico di Sua Eccel- |
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lenza et uomo singolarissimo. |