|
|
i grandissimi intelletti degli uomini. E nel vero, quando tali ingegni ven- |
|
|
gono al mondo, e tali e tanti benefici gli fanno, ha grandissimo torto la |
15 |
|
crudeltà della morte a impedirli il corso della vita; ancora che non potrà |
|
|
ella però già mai, con ogni sua invidia, troncare la gloria e la fama di que- |
|
|
gli eccellenti, consecrati alla eternità: la onorata memoria de' quali |
|
|
(mercè degli scrittori) si andrà continuamente perpetuando di lingua in |
|
|
lingua, a dispetto della morte e del tempo, come le stesse fabbriche e |
20 |
|
scritti del chiarissimo Antonio da San Gallo. Il quale nella architettura |
|
|
fu tanto illustre e mirabile, et in ogni sua opera considerato sì, che per le |
|
|
sue fatiche merita non minor fama di qualsivoglia architetto antico o mo- |
|
|
derno, considerando quanto di valore e di grandissimo animo fosse. Era |
|
|
costui nel discorrere le cose eloquente e saputo, nel risolverle savissimo e |
25 |
|
presto, e in esequirle molto sollecito; né mai fu architetto moderno che |
|
|
tanti uomini tenesse in opra, né che più risolutamente in esercizio gli |
|
|
facesse operare. Aveva tanta pratica, per la moltitudine dell'opere in- |
|
|
finite che aveva fatte, et era il giudicio di esso tanto sano e maraviglioso |
|
|
nel conoscere le cose ben misurate, che e' pareva certo impossibile che in- |
30 |
|
gegno umano sapesse tanto. Tenne continuo gli occhi nelle cose che fece, |
|
|
che non uscissero fuor de' termini e misure di Vitruvio, e continuamente |
|
|
infin che morì studiò quello, e veramente lo mostrò d'intendere nella mara- |
|
|
vigliosa fabbrica e nel modello di San Pietro, come a suo luogo di- |
|
|
remo. |
35 |
|
Fu figliuolo Antonio di Bartolomeo Picconi di Mugello, bottaio; il |
|
|
quale nella sua fanciullezza imparando l'arte del legnaiuolo, si partì |
|
|
di Fiorenza, sentendo che Giuliano da San Gallo suo zio era in fac[c]en- |
|
|
de a Roma insieme con Anton suo fratello; per il che, da bonissimo animo |