Volume 5

Edizione Giuntina
    il quale ha cerco con ogni diligenza di rimediare a molti difetti che
    sarebbero stati in lei, se ella si seguitava e si finiva secondo il prin-
    cipio e primo ordine suo. Così quell'opera imperfetta, con l'aiuto
    d'Iddio, s'è condotta ora al fine et èssi arricchita nelle sue rivolte con
5   L'aggiunta di nicchie e di pilastri e di statue poste ne' luoghi loro.
    Dove ancora, perché era messa bieca e fuor di squadra, siamo andati
    pareggiandola quanto è stato possibile, e l'abbiamo alzata assai con
    un corridore sopra di colonne toscane; e la statua di Leone, comin-
    ciata da Baccio, Vincenzio de' Rossi suo creato l'ha finita. Oltre a ciò
10   è stata quell'opera ornata di fregiature piene di stucchi, con molte
    figure grandi e piccole, e con imprese et altri ornamenti di varie sorti;
    e sotto le nicchie ne' partimenti delle volte si sono fatti molti sparti-
    menti varii di stucchi e molte belle invenzioni d'intagli: le quali cose
    tutte hanno di maniera arricchita quell'opera, che ha mutato forma et
15   acquistato più grazia e bellezza assai. Imperò che dove, secondo il
    disegno di prima, essendo il tetto della sala alto braccia 21, l'Udienza
    non s'alzava più che 18 braccia, sì che tra lei e 'l tetto vecchio era un
    vano in mezzo di braccia tre, ora, secondo l'ordine nostro, il tetto del-
    la sala s'è alzato tanto, che sopra il tetto vecchio è ito 12 braccia, e
20   sopra l'Udienza di Baccio e di Giuliano braccia quindici: così tren-
    tatré braccia è alto il tetto ora della sala. E fu certamente grande ani-
    mo quello del duca Cosimo a risolversi di fare finire per le nozze
    sopradette tutta questa opera in tempo di cinque mesi, alla quale
    mancava più del terzo, volendola condurre a perfezzione, et insino a
25   quel termine, dove ella era allora, era arrivata in più di quindici anni.
    Ma non solo Sua Eccellenza fece finire del tutto l'opera di Baccio,
    ma il resto ancora di quel che aveva ordinato Giorgio Vasari, ripi-
    gliando dal basamento che ricorre sopra tutta quell'opera, con un
    ricinto di balaustri ne' vani, che fa un corridore che passa sopra
30   questo lavoro della sala, e vede di fuori la piazza e di dentro tutta
    la sala. Così potranno i principi e ' signori stare a vedere, senza es-
    sere veduti, tutte le feste che vi si faranno, con molto commodo loro
    e piacere, e ritirarsi poi nelle camere e camminare per le scale segrete
    e pubbliche per tutte le stanze del palazzo. Nondimeno a
35   molti è dispiaciuto il non avere in un'opera sì bella e sì grande messo
    in isquadra quel lavoro, e molti arebbono voluto smurarlo e rimu-
    rarlo poi in isquadra. Ma è stato giudicato ch'e' sia meglio il seguitare
    così quel lavoro, per non parere maligno contro a Baccio e prosun-
    tuoso, et aremo dimostro che e' non ci bastasse l'animo di correggere
40   gli errori e mancamenti trovati e fatti da altri.
- pagina 275 -
pagina precedentepagina successiva