Volume 5

Edizione Giuntina
    Rimaneva un vano d'un mezzo braccio dietro al Dio Padre, per po-
    tere salire a accendere i lumi. Sotto l'arco che faceva riscontro al-
    l'entrata principale del coro, sul basamento che girava intorno, dalla
    banda di fuora aveva posto nel mezzo sotto detto arco l'albero del
5   peccato, al tronco del quale era avvolto l'antico Serpente con la
    faccia umana in cima; e due figure ignude erano intorno all'albero,
    che una era Adamo e l'altra Eva. Dalla banda di fuora del coro, dove
    dette figure voltavano le facce, era per lunghezza nell'imbasamento
    un vano lungo circa tre braccia, per farvi una storia o di marmo o di
10   bronzo della loro Creazione, per seguitare nelle facce de' basamenti
    di tutta quell'opera insino al numero di 21 storie, tutte del Testa-
    mento Vecchio; e per maggiore ricchezza di questo basamento, ne'
    zoccoli, dove posavano le colonne et i pilastri, aveva per ciascuno
    fatto una figura o vestita o nuda per alcuni Profeti, per farli poi di
15   marmo: opera certo et occasione grandissima e da poter mostrare
    tutto l'ingegno e l'arte d'un perfetto maestro, del quale non dovesse
    mai per tempo alcuno spegnersi la memoria. Fu mostro al Duca
    questo modello, et ancora doppi disegni fatti da Baccio, i quali sì
    per la varietà e quantità, come ancora per la loro bellezza, perciò che
20   Baccio lavorava di cera fieramente e disegnava bene, piacquero a Sua
    Eccellenza, et ordinò che si mettesse sùbito mano al lavoro di qua-
    dro, voltandovi tutte le spese che faceva l'Opera et ordinando che
    gran quantità di marmi si conducessino da Carrara.
    Baccio ancora egli cominciò a dare principio alle statue: e le prime
25   furono uno Adamo che alzava un braccio, et era grande quattro
    braccia incirca. Questa figura fu finita da Baccio: ma perché gli riuscì
    stretta ne' fianchi et in altre parti con qualche difetto, la mutò in
    uno Bacco, il quale dette poi al Duca, et egli lo tenne in camera
    molti anni nel suo palazzo, e fu posto poi non è molto nelle stanze
30   terrene, dove abita il principe la state, dentro a una nicchia. Aveva
    parimente fatto della medesima grandezza un' Eva che sedeva, la qua-
    le condusse fino alla metà, e restò indietro per cagione dello Adamo,
    il quale ella doveva accompagnare. Et avendo dato principio a un
    altro Adamo di diversa forma et attitudine, gli bisognò mutare an-
35   cora Eva; e la prima che sedeva fu convertita da lui in una Cerere, e
    la dette all'illustrissima duchessa Leonora, in compagnia d'uno Ap-
    pollo, che era un altro ignudo che egli aveva fatto; e Sua Eccellenza
    lo fece mettere nella facciata del vivaio che è nel giardino de' Pitti
    col disegno et architettura di Giorgio Vasari. Seguitò Baccio queste
40   due figure di Adamo e d'Eva con grandissima volontà, pensando di
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