Volume 5

Edizione Giuntina
    solamente altri ornamenti di colonne e di risalti, e d'arricchirlo quan-
    to potevano più, mantenendogli il disegno e la figura di prima. Ma
    non le cose assai et i molti ornamenti son quelli che abbelliscono et
    arricchiscono le fabbriche: ma le buone, quantunque sieno poche,
5   se sono ancora poste ne' luoghi loro e con la debita proporzione
    composte insieme, queste piacciono e sono ammirate, e, fatte con
    giudizio dall'artefice, ricevono dipoi lode da tutti gli altri. Questo
    non pare che Giuliano e Baccio considerassino né osservassino, per-
    ché presono un suggetto di molta opera e lunga fatica, ma di poca
10   grazia, come ha l'esperienza dimostro. Il disegno di Giuliano (come
    si vede) fu di fare nelle cantonate di tutte le otto facce pilastri che
    piegavano in su gli angoli, e l'opera tutta di componimento ionico;
    e questi pilastri, perché nella pianta venivano insieme con tutta l'o-
    pera a diminuire verso il centro del coro e non erano uguali, veni-
15   vano necessariamente a essere larghi dalla parte di fuora e stretti di
    dentro, il che è sproporzione di misura; e ripiegando il pilastro se-
    condo l'angolo delle otto facce di dentro, le linee del centro lo dimi-
    nuivano tanto, che le due colonne, le quali mettevono in mezzo il
    pilastro da' canti, lo facevano parere sottile et accompagnavano con
20   disgrazia lui e tutta quell'opera, sì nella parte di fuora e simile in
    quella di dentro, ancora che vi fosse la misura. Fece Giuliano pari-
    mente tutto il modello dello altare, discosto un braccio e mezzo dal-
    l'ornamento del coro; sopra il quale Baccio fece poi di cera un Cristo
    morto a giacere con due Angeli, de' quali uno gli teneva il braccio
25   destro e con un ginocchio gli reggeva la testa, e l'altro teneva i mi-
    steri della Passione: et occupava la statua di Cristo quasi tutto lo
    altare, sì che appena celebrare vi si sarebbe potuto; e pensava di
    fare questa statua di circa quattro braccia e mezzo. Fece ancora un
    risalto d'uno piedistallo dietro all'altare appiccato con esso nel mez-
30   zo, con un sedere, sopra il quale pose poi un Dio Padre a sedere, di
    braccia sei, che dava la benedizzione, e veniva accompagnato
    da due altri Angeli di braccia quattro l'uno, che posavano ginocchio-
    ne in su' canti e fine della predella dell'altare, al pari dove Dio
    Padre posava i piedi. Questa predella era alta più d'un braccio, nella
35   quale erano molte storie della Passione di Gesù Cristo, che tutte
    dovevano essere di bronzo. In su' canti di questa predella erano gli
    Angeli sopradetti, tutti a due ginocchione, e tenevano ciascuno in
    mano un candelliere; i quali candellieri delli Angeli accompagnava-
    no otto candellieri grandi, alti braccia tre e mezzo, che ornavano
40   quello altare, posti fra gli Angeli, e Dio Padre era nel mezzo di loro.
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