Volume 5

Edizione Giuntina
    molti prigioni intorno, e soldati e femmine scapigliate et ignudi, ma
    senza invenzione e senza mostrare affetto alcuno. Ma pur nel fine
    della storia è una figura che ha un porco in su la spalla: e dicono es-
    sere stata fatta da Baccio per messer Baldassarre da Pescia in suo
5   dispregio, il quale Baccio teneva per nimico, avendo messer Baldas-
    sarre in questo tempo fatto l'allogagione (come s'è detto di sopra)
    delle due statue di Leone e Clemente ad altri scultori, e di più
    avendo di maniera operato in Roma, che Baccio ebbe per forza a
    rendere con suo disagio i danari, i quali aveva soprappresi per quelle
10   statue e figure.
    In questo mezzo non aveva Baccio atteso mai ad altro che a mo-
    strare al duca Cosimo quanto fusse la gloria degli antichi vissuta
    per le statue e per le fabbriche, dicendo che Sua Eccellenza doveva
    pe' tempi a venire procacciarsi la memoria perpetua di se stesso e
15   delle sue azzioni. Avendo poi già condotto la sepoltura del signor
    Giovanni vicino al fine, andò pensando di fare cominciare al Duca
    un'opera grande e di molta spesa e di lunghissimo tempo. Aveva
    il duca Cosimo lasciato d'abitare il palazzo de' Medici, et era tor-
    nato ad abitare con la corte nel palazzo di piazza, dove già abitava
20   la Signoria, e quello ogni giorno andava accomodando et ornando;
    et avendo detto a Baccio che farebbe volentieri un' Udienza pub-
    blica, sì per gli ambasciadori forestieri come pe' suoi cittadini e sud-
    diti dello Stato, Baccio andò insieme con Giuliano di Baccio d'A-
    gnolo pensando di mettergli innanzi da far un ornamento
25   di pietre del Fossato e di marmi, di braccia trenta otto largo et alto
    diciotto. Questo ornamento volevano che servisse per l'Udienza, e
    fusse nella sala grande del palazzo in quella testa che è volta a tra-
    montana. Questa Udienza doveva avere un piano di 14 braccia lar-
    go e salire sette scaglioni, et essere nella parte dinanzi chiusa da ba-
30   laustri, eccetto l'entrata del mezzo; e doveva avere tre archi grandi
    nella testa della sala, de' quali due servissino per finestre e fussino
    tramezzati drento da quattro colonne per ciascuno, due della pietra
    del Fossato e due di marmo, con un arco sopra con fregiatura di
    mensole che girasse in tondo. Queste avevano a fare l'ornamento
35   di fuori nella facciata del palazzo e di dentro ornare nel medesimo
    modo la facciata della sala. Ma l'arco del mezzo, che faceva non
    finestra ma nicchia, doveva essere accompagnato da due altre nic-
    chie simili, che fussino nelle teste dell'Udienza, una a levante e l'al-
    tra a ponente, ornate da quattro colonne tonde corintie, che fussino
40   braccia dieci alte e facessino risalto nelle teste. Nella facciata del
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