Volume 5

Edizione Giuntina
    dato a fare per lo cortile del palazzo de' Medici in Firenze alcuna
    statua. Onde venuto in Firenze, fece un Orfeo di marmo, il quale
    col suono e canto placa Cerbero e muove l'inferno a pietà. Immitò
    in questa opera l'Appollo di Belvedere di Roma, e fu lodatissima me-
5   ritamente, perché, con tutto che l'Orfeo di Baccio non faccia l'atti-
    tudine d'Appollo di Belvedere, egli nondimeno immita molto pro-
    piamente la maniera del torso e di tutte le membra di quello. Finita
    la statua, fu fatta porre dal cardinale Giulio nel sopraddetto cortile,
    mentre che egli governava Firenze, sopra una basa intagliata, fatta
10   da Benedetto da Rovezzano scultore. Ma perché Baccio non si curò
    mai dell'arte dell'architettura, non considerando lui l'ingegno di
    Donatello, il quale al Davitte che v'era prima aveva fatto una sem-
    plice colonna su la quale posava l'imbasamento di sotto fesso et aper-
    to, a fine che chi passava di fuora vedesse dalla porta da via l'altra
15   porta di dentro dell'altro cortile al dirimpetto, però non avendo
    Baccio questo accorgimento, fece porre la sua statua sopra una basa
    grossa e tutta massiccia, di maniera che ella ingombra la vista di chi
    passa e cuopre il vano della porta di dentro, sì che passando e' non
    si vede se 'l palazzo va più indietro o se finisce nel primo cortile.
20   Aveva il cardinal Giulio fatto sotto Monte Mario a Roma una
    bellissima vigna; in questa vigna volle porre due Giganti e gli fece
    fare a Baccio di stucco, che sempre fu vago di far giganti: sono alti
    otto braccia e mettono in mezzo la porta che va nel salvatico, e furno
    tenuti di ragionevol bellezza. Mentre che Baccio attendeva a queste
25   cose, non mai abbandonando per suo uso il disegnare, fece a Marco
    da Ravenna et Agostino Viniziano, intagliatori di stampe, intagliare
    una storia disegnata da lui in una carta grandissima, nella quale era
    l'occisione de' fanciulli innocenti fatti crudelmente morire da Erode:
    la quale essendo stata da lui ripiena di molti ignudi di masti e di fem-
30   mine, di fanciulli vivi e morti, e di diverse attitudini di donne e di
    soldati, fece conoscere il buon disegno che aveva nelle figure e l'in-
    telligenza de' muscoli e di tutte le membra, e gli recò per tutta Eu-
    ropa gran fama. Fece ancora un bellissimo modello di legno e le
    figure di cera per una sepoltura al re d'Inghilterra, la quale non
35   sortì poi l'effetto da Baccio, ma fu data a Benedetto da Rovezzano
    scultore, che la fece di metallo.
    Era tornato di Francia il cardinale Bernardo Divizio da Bibbiena,
    il quale vedendo che 'l re Francesco non aveva cosa alcuna di mar-
    mo né antica né moderna, e se ne dilettava molto, aveva promesso a
40   Sua Maestà di operare col Papa sì che qualche cosa bella gli manderebbe.
- pagina 245 -
pagina precedentepagina successiva