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attitudine e destrezza nell'arte, aveva ricevuto dalla natura insino da' |
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suoi primi anni, Baccio a niuna fatica perdonava, niuno spazio di |
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tempo intrametteva, sempre era intento o all'apparar di fare o al fare |
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sempre occupato, non mai ozioso si trovava, pensando col continovo |
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operare di trapassar qualunque altro avesse nell'arte sua già mai |
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adoperato, e questo fine promettendosi a sé medesimo di sì sollecito |
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studio e di sì lunga fatica. Continovando addunque l'amore e lo |
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studio, non solamente mandò fuora gran numero di carte disegnate |
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in varii modi di sua mano, ma, per tentare se ciò gli riusciva, s'ado- |
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però ancora che Agostino Viniziano, intagliatore di stampe, gl'in- |
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tagliasse una Cleopatra ignuda, et un'altra carta maggiore piena d'a- |
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natomie diverse, la quale gli acquistò molta lode. Messesi dipoi a far |
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di rilievo tutto tondo, di cera, una figura d'un braccio e mezzo di |
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S. Girolamo in penitenza, secchissimo, il quale mostrava |
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in su l'ossa i muscoli astenuati, e gran parte de' nervi e la pelle grinza |
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e secca: e fu con tanta diligenza fatta da lui questa opera, che tutti |
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gli artefici feciono giudicio, e Lionardo da Vinci particularmente, |
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che e' non si vedde mai in questo genere cosa migliore né con più |
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arte condotta. Questa opera portò Baccio a Giovanni cardinale de' |
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Medici et al magnifico Giuliano suo fratello, e per mezzo di lei si |
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fece loro conoscere per figliuolo di Michelagnolo orafo: e quegli, |
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oltre alle lodi dell'opera, gli feciono molti altri favori; e ciò fu l'anno |
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1512, quando erano ritornati in casa e nello stato. |
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Nel medesimo tempo si lavoravano nell'Opera di Santa Maria del |
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Fiore alcuni Apostoli di marmo per mettergli ne' tabernacoli di |
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marmo, in quelli stessi luoghi dove sono in detta chiesa dipinti da |
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Lorenzo di Bicci pittore. Per mezzo del magnifico Giuliano fu allo- |
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gato a Baccio San Piero alto braccia quattro e mezzo, il quale dopo |
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molto tempo condusse a fine: e benché non con tutta la perfezzione |
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della scultura, nondimeno si vede in lui buon disegno. Questo |
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Apostolo stette nell'Opera dall'anno 1513 insino al 1565, nel qua- |
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le anno il duca Cosimo, per le nozze della reina Giovanna d'Au- |
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stria sua nuora, volle che S. Maria del Fiore fusse imbiancata di |
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dentro, la quale dalla sua edificazione non era stata dipoi tocca, e che |
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si ponessino quattro Apostoli ne' luoghi loro, tra' quali fu il sopra- |
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detto S. Piero. Ma l'anno 1515, nell'andare a Bologna passando per |
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Firenze papa Leone X, la città per onorarlo, tra gli altri molti orna- |
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menti et apparati, fece fare sotto un arco della loggia di piazza, vicino |
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al palazzo, un colosso di braccia nove e mezzo, e lo dette a Baccio. |
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Era il colosso un Ercole, il quale per le parole anticipate di Baccio |