Volume 5

Edizione Giuntina
    pensava che gli potesse bastare: il simile fece Ridolfo Ghirlandaio,
    Bronzino e molti altri.
    In questo tempo essendo Giorgio Vasari tornato da Bologna, e
    lavorando per messer Bindo Altoviti la tavola della sua capella in
5   Santo Apostolo in Firenze, non era in molta considerazione, se bene
    aveva amicizia col Tribolo e col Tasso; perciò che avendo alcuni
    fatto una setta sotto il favore del detto messer Pierfrancesco Riccio,
    chi non era di quella non participava del favore della corte, ancorché
    fusse virtuoso e da bene: la quale cosa era cagione che molti, i quali
10   con l'aiuto di tanto principe si sarebbono fatti eccellenti, si stavano
    abandonati, non si adoperando se non chi voleva il Tasso; il quale,
    come persona allegra, con le sue baie inzampognava colui di sorte,
    che non faceva e non voleva in certi affari se non quello che
    voleva il Tasso, il quale era architettore di palazzo e faceva ogni cosa.
15   Costoro dunque avendo alcun sospetto di esso Giorgio, il quale si
    rideva di quella loro vanità e sciocchezze, e più cercava di farsi da
    qualcosa mediante gli studii dell'arte che con favore, non pensavano
    al fatto suo: quando gli fu dato ordine dal signor Duca che facesse la
    detta tela con la già detta invenzione; la quale opera egli condusse in
20   sei giorni di chiaroscuro, e la diede finita in quel modo che sanno
    coloro che videro quanta grazia et ornamento ella diede a tutto quello
    apparato, e quanto ella rallegrasse quella parte che più n'aveva
    bisogno in quel tempio e nelle magnificenza di quella festa.
    Si portò dunque tanto bene il Tribolo, per tornare oggimai onde
25   mi sono, non so come, partito, che ne meritò somma lode; et una
    gran parte degl'ornamenti che fece fra le colonne, volse il Duca che vi
    fussero lasciati, e vi sono ancora e meritamente. Fece il Tribolo alla
    villa di Cristofano Rinieri a Castello, mentre che attendeva alle fonti
    del Duca, sopra un vivaio che è in cima a una ragnaia, in una nicchia,
30   un Fiume di pietra bigia grande quanto il vivo, che getta acqua in
    un pilo grandissimo della medesima pietra; il qual Fiume, che è
    fatto di pezzi, è commesso con tanta arte e diligenza che pare tutto
    d'un pezzo. Mettendo poi mano il Tribolo, per ordine di Sua Eccel-
    lenza, a voler finire le scale della Libreria di San Lorenzo, cioè quelle
35   che sono nel ricetto dinanzi alla porta, messi che n'ebbe quattro sca-
    glioni, non ritrovando né il modo né le misure di Michelagnolo, con
    ordine del Duca andò a Roma, non solo per intendere il parere di
    Michelagnolo intorno alle dette scale, ma per far opera di condurre
    lui a Firenze. Ma non gli riuscì né l'uno né l'altro; perciò che non
40   volendo Michelagnolo partire di Roma, con bel modo si licenziò, e
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