Volume 5

Edizione Giuntina
    faceva l'acquidotto e conducea l'acque, quando il Duca, che intanto
    aveva cominciato per sicurtà della città a cingere in sul poggio di
    S. Miniato con un fortissimo muro i bastioni fatti al tempo dell'as-
    sedio col disegno di Michelagnolo, ordinò che il Tribolo facesse
5   un'arme di pietra forte con due Vettorie per l'angolo del punto-
    ne d'un baluardo che volta inverso Firenze. Ma avendo aùffatica
    il Tribolo finita l'arme che era grandissima, et una di quelle Vit-
    torie alta quattro braccia, che fu tenuta cosa bellissima, gli biso-
    gnò lasciare quell'opera imperfetta, perciò che avendo maestro Piero
10   tirato molto innanzi il condotto e l'acque con piena sodisfazione
    del Duca, volle Sua Eccellenza che il Tribolo cominciasse a mettere
    in opera per ornamento di quel luogo i disegni et i modelli che già
    gl'aveva fatto veder[e], ordinandogli per allora otto scudi il mese di
    provisione, come anco aveva il San Casciano. Ma per non mi con-
15   fondere nel dir gl'intrigamenti degl'acquidotti e gl'ornamenti delle
    fonti, fia bene dir brevemente alcune poche cose del luogo e sito di
    Castello.
    La villa di Castello, posta alle radici di monte Morello sotto la villa
    della Topaia, che è a mezza la costa, ha dinanzi un piano che scende
20   a poco a poco per spazio d'un miglio e mezzo fino al fiume Arno; e
    là apunto dove comincia la salita del monte, è posto il palazzo, che
    già fu murato da Pierfrancesco de' Medici con molto disegno: per-
    ché avendo la faccia principale diritta a mezzogiorno riguardante un
    grandissimo prato con due grandissimi vivai pieni d'acqua viva, che
25   viene da uno acquidotto antico fatto da' Romani per condurre acque
    da Valdimarina a Firenze, dove sotto le volte ha il suo bottino, ha
    bellissima e molto dilettevole veduta. I vivai dinanzi sono spartiti
    nel mezzo da un ponte dodici braccia largo, che camina a un viale del-
    la medesima larghezza, coperto dagli lati e di sopra nella sua altezza
30   di dieci braccia da una continua volta di mori, che caminando sopra
    il detto viale lungo braccia trecento, con piacevolissima ombra con-
    duce alla strada maestra di Prato per una porta posta in mezzo di
    due fontane, che servono a' viandanti e a dar bere alle bestie. Dalla
    banda di verso levante ha il medesimo palazzo una muraglia bellis-
35   sima di stalle, e di verso ponente un giardino secreto, al quale
    si camina dal cortile delle stalle, passando per lo piano del palazzo e
    per mezzo le logge, sale e camere terrene dirittamente; dal qual giar-
    din secreto, per una porta alla banda di ponente, si ha l'entrata in
    un altro giardino grandissimo tutto pieno di frutti e terminato da un
40   salvatico d'abeti, che cuopre le case de' lavoratori e degl'altri che lì
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