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col mezzo de' Bartolini. Là dove fatto Iacopo un superbissimo mo- |
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dello di legname, pieno tutto di storie e di figure di cera, fatte la |
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maggior parte dal Tribolo, crebbe in modo, essendo riuscite bellissi- |
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me, la fama del giovane, che Matteo di Lorenzo Strozzi, essendo |
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partito il Tribolo dal Sansovino, parendogli oggimai poter far da sé, |
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gli diede a far certi putti di pietra, e poco poi, essendogli quelli molto |
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piaciuti, due di marmo, i quali tengono un delfino che vers'acqua |
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in un vivaio, che oggi si vede a San Casciano, luogo lontano da Fi- |
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renze otto miglia, nella villa del detto messer Matteo. |
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Mentre che queste opere dal Tribolo si facevano in Firenze, es- |
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sendoci venuto per sue bisogne messer Bartolomeo Barbazzi gen- |
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tiluomo bolognese, si ricordò che per Bologna si cercava d'un gio- |
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vane che lavorasse bene, per metterlo a far figure e storie di marmo |
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nella facciata di San Petronio, chiesa principale di quella città. Per |
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che ragionato col Tribolo, e veduto delle sue opere che gli piacquero, |
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e parimente i costumi e l'altre qualità del giovane, lo condusse a |
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Bologna, dove egli con molta diligenza e con molta sua lode fece in |
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poco tempo le due Sibille di marmo, che poi furono poste nell'orna- |
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mento della porta di San Petronio che va allo spedale della Morte. |
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Le quali opere finite, trattandosi di dargli a fare cose maggiori, |
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mentre si stava molto amato e carezzato da messer Bartolomeo, co- |
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minciò la peste dell'anno 1525 in Bologna e per tutta la Lombardia; |
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onde il Tribolo, per fuggir la peste se ne venne a Firenze, e statoci |
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quanto durò quel male contagioso e pestilenziale, si partì, cessato che |
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fu, e se ne tornò, essendo là chiamato, a Bologna; dove messer Bar- |
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tolomeo non gli lasciando metter mano a cosa alcuna per la facciata, |
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si risolvette, essendo morti molti amici suoi e parenti, a far fare una |
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sepoltura per sé e per loro. E così fatto fare il modello, il quale volle |
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vedere messer Bartolomeo, anzi che altro facesse, compìto, andò il |
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Tribolo stesso a Carrara a far cavar i marmi, per abozzargli in sul |
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luogo e sgravargli, di maniera che non solo fusse (come fu) più age- |
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vole al condurgli, ma ancora acciò che le figure riuscissero maggiori. |
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Nel qual luogo, per non perder tempo, abozzò due putti grandi di |
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marmo, i quali così imperfetti essendo stati condotti a Bologna per |
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some con tutta l'opera, furono, sopragiugnendo la morte di messer |
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Bartolomeo (la quale fu di tanto dolor cagione al Tribolo, che se ne |
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tornò in Toscana), messi con gli altri marmi in una cappella di San |
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Petronio, dove ancora sono. |
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Partito dunque il Tribolo da Carrara, nel tornare a Firenze |
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andando in Pisa a visitar maestro Stagio da Pietrasanta scultore, suo |