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fra loro nimici, sùbito che furono colleghi nel magistrato della cen- |
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sura, a benefizio della patria deposto l'odio particolare, furono in |
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quell'uffizio come amicissimi; e questi Domenico fece ginocchioni |
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che si abbracciano, con molte figure attorno e con un ordine bel- |
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lissimo di casamenti e tempii, tirati in prospettiva tanto bene et in- |
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gegnosamente, che in loro si vede quanto intendesse Domenico la |
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prospettiva. Nell'altra faccia segue in un quadro l'istoria di Postumio |
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Tiburzio dittatore, il quale avendo lasciato alla cura dell'essercito |
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et in suo luogo un suo unico figliuolo, comandandogli che non do- |
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vesse altro fare che guardare gl'alloggiamenti, lo fece morire per |
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essere stato disubidiente et avere con bella occasione assaltati gli |
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inimici et avutone vittoria: nella quale storia fece Domenico Postumio |
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vecchio e raso, con la man destra sopra le scuri e con la sinistra che |
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mostra all'essercito il figliuolo in terra morto, in iscorto molto ben |
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fatto; e sotto questa pittura, che è bellissima, è una inscrizione molto |
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bene accommodata. Nell'ottangolo che segue, in mezzo è Spurio |
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Cassio, il quale il senato romano, dubitando che non si facesse re, lo |
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fece decapitare e rovinargli le case; et in questa, la testa che è a canto |
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al carnefice, et il corpo che è in terra in iscorto, sono bellissimi. |
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Nell'altro quadro è Publio Muzio tribuno, che fece abbruciare tutti i |
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suoi colleghi tribuni, i quali aspiravano con Spurio alla tirannide |
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della patria; et in questa il fuoco che arde que' corpi è benissimo |
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fatto e con molto artifizio. Nell'altra testa del salotto, in un altro |
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quadro, è Codro ateniese, il quale, avendo detto l'oracolo che la |
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vittoria sarebbe da quella parte della quale il re sarebbe |
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dagli inimici morto, deposte le vesti sue, entrò sconosciuto fra gli |
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nemici e si fece uccidere, dando a' suoi, con la propria morte, la |
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vittoria. Domenico dipinse costui a sedere, et i suoi baroni a lui |
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d'intorno, mentre si spoglia appresso a un tempio tondo bellissimo; |
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e nel lontano della storia si vede quando egli è morto, col suo nome |
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sotto in un epitaffio. Voltandosi poi all'altra facciata lunga, dirim- |
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petto a' due quadri che mettono in mezzo l'ottangolo, nella prima |
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storia è Solerzio prencipe, il quale fece cavare un occhio a sé et un |
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al figliuolo per non violar le leggi, dove molti gli stanno intorno |
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pregando che non voglia essere crudele contra di sé e del figliuolo; |
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e nel lontano è il suo figliuolo che fa violenza a una giovane, e sotto |
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vi è il suo nome in un epitaffio. Nell'ottangolo che è a canto a questo |
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quadro, è la storia di Marco Manilio fatto precipitare dal Campi- |
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doglio; la figura del Marco è un giovane gettato da alcuni ballatoi, |
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fatta in uno scorto con la testa all'ingiù, tanto bene che par viva, |