Volume 5

Edizione Giuntina
    perché in questo era Domenico veramente ecc[ellente] maestro. Nel-
    l'ultima è Catone che si uccide, essendo sopragiunto da alcuni ca-
    valli, che quivi sono dipinti bellissimi. Ne' vani similmente delle lu-
    nette sono alcune piccole istorie molto ben finite. Onde la bontà di
5   quest'opera fu cagione che Domenico fu da chi allora governava co-
    nosciuto per ecc[ellente] pittore, e messo a dipignere nel palazzo de'
    Signori la volta d'una sala, nella quale usò tutta quella diligenza,
    studio e fatica che si poté maggiore per mostrar la virtù sua, et or-
    nare quel celebre luogo della sua patria, che tanto l'onorava.
10   Questa sala, che è lunga due quadri e larga uno, ha la sua volta
    non a lunette, ma a uso di schifo. Onde parendogli che così tornasse
    meglio, fece Domenico il partimento di pittura con fregi e cornici
    messe d'oro tanto bene, che senza altri ornamenti di stucchi
    o d'altro è tanto ben condotto e con bella grazia, che pare veramente
15   di rilievo. In ciascuna dunque delle due teste di questa sala è un gran
    quadro con una storia, et in ciascuna faccia ne sono due che mettono
    in mezzo un ottangolo; e così sono i quadri sei, e gl'ottangoli due, et
    in ciascuno di essi una storia. Nei canti della volta, dove è lo spigolo,
    è girato un tondo che piglia dell'una e dell'altra faccia per metà,
20   e questi, essendo rotti dallo spigolo della volta, fanno otto vani, in
    ciascuno de' quali sono figure grandi che siedono, figurate per uo-
    mini segnalati ch'ànno difesa la republica et osservate le leggi. Il
    piano della volta nella maggiore altezza è diviso in tre parti, di ma-
    niera che fa un tondo nel mezzo sopra gli ottangoli a dirittura, e due
25   quadri sopra i quadri delle facciate. In uno adunque degl'ottangoli
    è una femmina con alcuni fanciulli attorno, che ha un cuore in mano,
    per l'Amore che si deve alla patria; nell'altro è un'altra femmina con
    altri tanti putti, fatta per la Concordia de' cittadini: e queste met-
    tono in mezzo una Iustizia che è nel tondo, con la spada e bilance
30   in mano, e questa scorta al disotto in su, tanto gagliardamente che è
    una maraviglia, perché il disegno et il colorito che ha a' piedi comin-
    cia oscuro, va verso le ginocchia più chiaro, e così va facendo a poco
    a poco di maniera verso il torso, le spalle e le braccia, che la testa si
    va compiendo in un splendor celeste, che fa parere che quella figura
35   a poco a poco se ne vada in fumo; onde non è possibile imaginare,
    nonché vedere, la più bella figura di questa, né altra fatta con maggior
    giudizio et arte fra quante ne furono mai dipinte che scortassino al
    disotto in su.
    Quanto alle storie, nella prima della testa, entrando nel salotto a
40   man sinistra, è M. Lepido e Fulvio Flacco censori, i quali essendo
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