Volume 5

Edizione Giuntina
    vero, se egli avesse preso a far sopra di sé la sala de' Re in palazzo,
    e lavoratovi insieme con i suoi garzoni, vi arebbe avanzato parecchi
    centinaia di scudi, che tutti furono de' ministri che avevano cura
    dell'opera e pagavano le giornate a chi vi lavorava. Laonde, avendo
5   egli preso un carico sì grande e con tante fatiche, et essendo catarroso
    et infermo, non poté sopportar tanti disagî, avendo il giorno e la
    notte a disegnare e sodisfare a' bisogni di palazzo e fare, non che al-
    tro, i disegni di ricami, d'intagli a' banderai, et a tutti i capricci di
    molti ornamenti di Farnese e d'altri cardinali e signori. Et insomma,
10   avendo sempre l'animo occupatissimo, et intorno scultori, maestri
    di stucchi, intagliatori di legname, sarti, ricamatori, pittori, metti-
    tori d'oro et altri simili artefici, non aveva mai un'ora di riposo: e
    quanto di bene e contento sentiva in questa vita, era ritrovarsi tal-
    volta con alcuni amici suoi all'osteria, la quale egli continuamente
15   frequentò in tutti i luoghi dove gl'occorse abitare, parendoli che quel-
    la fusse la vera beatitudine, la requie del mondo et il riposo de' suoi
    travagli.
    Dalle fatiche adunque dell'arte e da' disordini di Venere e della
    bocca guastatasi la complessione, gli venne un'àsima che, andandolo
20   a poco a poco consumando, finalmente lo fece cadere nel tisico; e
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Edizione Torrentiniana
    che a lui reccavon fatica et a chi le faceva poco utile, et all'arte danno
    certo grandissimo; e che sia il vero, se la volta della sala de' Re in palazzo,
    s'egli la avesse presa sopra di sé e lavoratovi insieme con i garzoni, vi
    avanzava parec[c]hi centi di scudi, che furon tutti de' ministri che guida-
25   vano e pagavano le giornate a chi vi lavorava. Laonde, avendo egli pre-
    so un carico sì grande e con tanto fastidio, che sendo cataroso et infirmo,
    poteva malamente soportare tanti disagii in avere il giorno e la notte a
    disegnare, avendo di continuo a satisfare a' disegni per il palazzo di ri-
    cami, d'intagli a' banderai, ai capricci di molti ornamenti di Farnese,
30   oltra molti cardinali et altri signori, onde teneva continuo l'animo occu-
    patissimo. In questo ultimo suo aveva sempre intorno scultor' di stuc-
    chi, intagliatori di legnami, sarti, ricamatori, e pittori e mettitor' d'oro
    et altri attenenti all'arte nostra; non aveva altra consolazione che ritro-
    varsi con amici alla osteria, la quale egli di continuo esercitò dove egli
35   si trovava, parendoli la beatitudine e la requie del mondo e il riposo de'
    suoi travagli.
    Così, per le cose dell'arte come per le cose di Venere e per i disordini
    della bocca guasta la complessione, si andava da una continua àsima
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