Volume 5

Edizione Giuntina
    Comperò in questo tempo messer Pietro de' Massimi una cap-
    pella alla Trinità, dipinta la volta e le lunette con ornamenti
    di stucco, e così la tavola a olio, da Giulio Romano e da Giovan Fran-
    cesco suo cognato; per che, disideroso quel gentiluomo di farla finire,
5   dove nelle lunette erano quattro istorie a fresco di Santa Maria Mad-
    dalena, e nella tavola a olio un Cristo che appare a Maria Madda-
    lena in forma d'ortolano, fece far prima un ornamento di legno dorato
    alla tavola, che n'aveva un povero di stucco, e poi allogò le facciate
    a Perino; il quale, fatto fare i ponti e la turata, mise mano e dopo
10   molti mesi a fine la condusse. Fecevi uno spartimento di grottesche
    bizarre e belle, parte di basso rilievo e parte dipinte, e ricinse due
    storiette non molto grandi con un ornamento di stucchi molto varii,
    in ciascuna facciata la sua; nell'una era la Probatica Piscina con
    quegli rattratti e malati, e l'Angelo che viene a commover l'acque,
15   con le vedute di que' portici che scortono in prospettiva benissimo, e
    gl'andamenti e gl'abiti de' sacerdoti fatti con una grazia molto pron-
    ta, ancora che le figure non sieno molto grandi; nell'altra fece la resur-
    ressione di Lazero quatriduano, che si mostra nel suo riaver la vita
    molto ripieno della palidezza e paura della morte; et intorno a esso
20   sono molti che lo sciolgono, e pure assai che si maravigliano, et altri
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Edizione Torrentiniana
    Comperò in questo tempo messer Pietro de' Massimi una cappella alla
    Trinità, dipinta la volta e le lunette con ornamenti di stucco, e così la
    tavola a olio, di mano di Giulio Romano e di Gian Francesco suo cognato;
    e desideroso quel gentiluomo di farla finire afatto, levò via una sepoltura
25   di marmo che era in faccia di quella, fatta ad una cortigiana famosissima,
    con certi putti molto ben lavorati. E così fatto alla tavola uno ornamento
    di legno dorato, che prima ne aveva uno di stucco povero, allogò a finire
    le facciate di quella, con istucchi e figure, a Perino; il quale, fatto fare i
    ponti e la turata, mise mano e dopo molti mesi a fine la condusse. Fecevi
30   uno spartimento di grottesche bizzarre e belle, parte di basso rilievo e
    parte dipinte, e ricinse due storiette non molto grandi con uno ornamento
    di stucchi molto varii, in ciascuna facciata la sua, che nella una era la
    Probatica Piscina con quegli rattratti e malati, e l'Angelo che viene a
    commuover le acque, oltra che vi si vede le vedute di que' portici che
35   scortono in prospettiva benissimo, e gli andamenti e gli abiti de' sacerdoti,
    fatti con una grazia molto pronta, ancora che le figure non sieno molto
    grandi; e nell'altra la resurressione di Lazero quatriduano, che si mostra
    nel suo riaver la vita molto ripieno della palidezza e paura della morte;
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