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mano Stagio da Pietrasanta, intagliatore di marmi molto pratico |
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e valente. E così dato principio, l'Operaio pensò di riempiér dentro |
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i detti ornamenti di tavole a olio, e fuora seguitare a fresco storie |
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e partimenti di stucchi, e di mano de' migliori e più eccellenti mae- |
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stri che egli trovasse, senza perdonare a spesa che ci fussi potuta |
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intervenire; per che egli aveva già dato principio alla sagrestia, e |
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l'aveva fatta nella nicchia principale dietro a l'altar maggior, dove era |
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finito già l'ornamento di marmo e fatti molti quadri da Giovann'An- |
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tonio Sogliani pittore fiorentino; il resto de' quali, insieme con le |
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tavole e cappelle che mancavano, fu poi doppo molti anni fatto finire |
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da messer Sebastiano della Seta, Operaio di quel Duomo. Venne in |
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questo tempo in Pisa, tornando da Genova, Perino, e visto questo |
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principio, per mezzo di Batista del Cervelliera, persona intendente |
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nell'arte e maestro di legname, in prospettive et in rimessi ingegno- |
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sissimo, fu condotto all'Operaio; e discorso insieme delle cose del- |
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l'Opera del Duomo, fu ricerco che a un primo ornamento, dentro |
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alla porta ordinaria che s'entra, dovessi farvi una tavola, che già era |
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finito l'ornamento, e sopra quella una storia quando San Giorgio |
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ammazzando il serpente libera la figliuola di quel re. Così fatto Pe- |
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rino un disegno bellissimo, che faceva in fresco un ordine di putti |