Volume 5

Edizione Giuntina
    dipignerla con una maniera oscura, onde avrebbe bisogno di gran
    lume; senza i disegni che e' fece de la maggior parte della Eneide
    con le storie di Didone, che se ne fece panni d'arazzi; e similmente
    i begli ornamenti disegnati da lui nelle poppe delle galee, intagliati e
5   condotti a perfezzione dal Carota e dal Tasso, intagliatori di legname
    fiorentini, i quali eccellentemente mostrarono quanto e' valessino
    in quell'arte. Oltre tutte queste cose, dico, fece ancora un numero
    grandissimo di drapperie per le galee del prencipe et i maggiori
    stendardi che si potessi fare per ornamento e bellezza di quelle.
10   Laonde fu per le sue buone qualità tanto amato da quel prencipe,
    che se egli avesse atteso a servirlo, arebbe grandemente conosciuta
    la virtù sua.
    Mentre che egli lavorò in Genova, gli venne fantasia di levar la
    moglie di Roma, e così comperò in Pisa una casa, piacendoli quella
15   città, e quasi pensava, invecchiando, elegger quella per sua abitazione.
    Essendo dunque in quel tempo Operaio del Duomo di Pisa messer
    Antonio di Urbano, il quale aveva desiderio grandissimo d'abbellir
    quel tempio, aveva fatto fare un principio d'ornamenti di marmo
    molto belli per le cappelle della chiesa, levando alcune vecchie e
20   goffe che v'erano e senza proporzione, le quali aveva condotte di sua
- pagina 143 -

Edizione Torrentiniana
    di dipignerla con una maniera oscura, e nel vero arìa bisogno di gran lume;
    senza i disegni che e' fece de la maggior parte della Eneide con le storie di
    Didone, che se ne fece panni di arazzi; e similmente i begli ornamenti di-
    segnati da lui nelle poppe delle galee, intagliati e condotti a perfezzio-
25   ne dal Carota e dal Tasso intagliatori di legname fiorentini, i quali eccel-
    lentemente mostrarono quanto e' valessino in quell'arte. Oltra tutte que-
    ste cose, dico, fece ancora un numero grandissimo di drapperie per le ga-
    lee del principe et i maggiori stendardi che si potessi fare per ornamento e
    bellezza di quelle. Laonde e' fu per le sue buone qualità tanto amato da
30   quel principe, che se egli avessi atteso a servirlo, arebbe grandemente co-
    nosciuta la virtù sua.
    Mentre che egli lavorò in Genova, gli venne fantasia di levar la moglie
    di Roma, e così comperò in Pisa una casa, piacendoli quella città, e quasi
    pensava, invecchiando, elegger quella per sua abitazione. Era in quel
35   tempo Operaio del Duomo di Pisa messer [...], il quale aveva desiderio
    grandissimo di abbellir quel tempio, et aveva fatto fare un principio di or-
    namenti di marmo molto belli per cappelle giù per la chiesa, levando al-
    cune vecchie e goffe che v'erano e senza proporzione, le quali aveva condotte
- pagina 143 -
pagina precedentepagina successiva