Volume 5

Edizione Giuntina
    molte volte ragionato che arebbe avuto voglia di far un appartamento
    di stanze con bellissimi ornamenti. Non bisognò molto persuader
    Perino, perché essendo dal bisogno oppresso e dalla voglia di uscir
    di Roma appassionato, deliberò con Niccola partire. E dato ordine
5   di lasciar la sua donna e la figliuola bene accompagnata a' suoi pa-
    renti in Roma, et assettato il tutto, se ne andò a Genova. Dove arri-
    vato, e per mezzo di Niccola fattosi noto a quel prencipe, fu tanto gra-
    to a Sua Eccellenza la sua venuta, quanto cosa che in sua vita per
    trattenimento avesse mai avuta. Fattogli dunque accoglienze
10   e carezze infinite, doppo molti ragionamenti e discorsi, alla fine die-
    dero ordine di cominciare il lavoro, e conchiusono dovere fare un
    palazzo ornato di stucchi e di pitture a fresco, a olio e d'ogni sorte,
    il quale più brevemente che io potrò m'ingegnerò di descrivere, con
    le stanze e le pitture et ordine di quello, lasciando stare dove comin-
15   ciò prima Perino a lavorar[e], acciò non confonda il dire quest'opera,
    che di tutte le sue è la migliore.
    Dico adunque che all'entrata del palazzo del principe è una porta
    di marmo, di componimento et ordine dorico, fatta secondo i disegni
    e modelli di man di Perino, con sue appartenenze di piedistalli, base,
20   fuso, capitelli, architrave, fregio, cornicione e frontispizio, e con alcune
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Edizione Torrentiniana
    gli aveva molte volte ragionato che arebbe avuto voglia di far uno
    appartamento di stanze con bellissimi ornamenti. Non bisognò molto per-
    suader Perino, il quale, e dal bisogno oppresso e dalla voglia di uscir di
    Roma appassionato, deliberò con Niccola partire. E dato ordine di la-
25   sciar la sua donna e la figliuola bene acompagnata a' sua parenti in Ro-
    ma, assettato il tutto, se ne andò a Genova. Dove arrivato, e per mez[z]o
    di Niccola fatto noto a quel principe, fu tanto grato a Sua Eccellenzia la
    sua venuta, quanto cosa che in sua vita per trattenimento avessi mai
    avuta. Fattogli dunque acoglienze e carezze infinite, doppo molti ragio-
30   namenti e discorsi, alla fine diedero ordine di cominciare il lavoro, e con-
    chiusono dovere fare un palazzo ornato di stucchi e di pitture a fresco,
    a olio e d'ogni sorte, il quale più brevemente che io potrò mi ingegnerò
    di descrivere, con le stanze e le pitture e l'ordine suo, lasciando stare dove
    cominciò prima Perino a lavorar[e], acciò non confonda nel dire questa
35   opera, che di tutte le sue è la meglio.
    Dico adunque che a l'entrata del palazzo del principe è una porta
    di marmo di componimento et ordine dorico, fattone disegni e modelli di
    man di Perino, con sue appartenenze di piedistalli, base, fuso, capitelli, architrave
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