Volume 5

Edizione Giuntina
    altre fantasie; e rimessosi in assetto, viveva come gli altri povera-
    mente. Solo fra tanti il Baviera, che teneva le stampe di Raffaello,
    non aveva perso molto; onde per l'amicizia ch'egli aveva con Perino,
    per intrattenerlo gli fece disegnare una parte d'istorie, quando gli
5   Dei si trasformano per conseguire i fini de' loro amori; i quali furono
    intagliati in rame da Iacopo Caraglio, eccellente intagliatore di stam-
    pe. Et invero in questi disegni si portò tanto bene, che riservando
    i dintorni e la maniera di Perino, e tratteggiando quegli con un modo
    facilissimo, cercò ancora dar loro quella leggiadria e quella grazia
10   che aveva dato Perino a' suoi disegni.
    Mentre che le rovine del Sacco avevano distrutta Roma e fatto
    partir di quella gli abitatori et il Papa stesso, che si stava in Orvieto,
    non essendovi rimasti molti e non si facendo faccenda di nessuna
    sorte, capitò a Roma Niccola Viniziano, raro et unico maestro di ri-
15   cami, servitore del prencipe Doria, il quale, e per l'amicizia vecchia
    che aveva con Perino, e perché egli ha sempre favorito e voluto bene
    agli uomini de l'arte, persuase a Perino a partirsi di quella miseria
    et inviarsi a Genova, promettendogli che egli farebbe opera con quel
    prencipe, che era amatore e si dilettava della pittura, che gli farebbe
20   fare opere grosse; e massimamente che Sua Eccellenza gli aveva
- pagina 136 -

Edizione Torrentiniana
    in assetto, viveva come gli altri poveramente. Era rimasto il Baviera,
    che teneva le stampe di Raffaello, che non aveva perso molto; e per l'ami-
    cizia che egli aveva con Perino, per intrattenerlo gli fece disegnare una
    parte d'istorie, quando gli Dei si trasformano per conseguire i fini de' loro
25   amori; i quali furono intagliati in rame da Iacopo Caralgio, eccellente
    intagliatore di stampe. Et invero in questi disegni si portò tanto bene, che
    riservando i dintorni e la maniera di Perino, e tratteggiando quegli con
    un modo facilissimo, cercò ancora dargli quella leggiadria e quella
    grazia che aveva dato Perino a' suoi disegni.
30   Mentre che le rovine del Sacco avevano distrutta Roma e fatto partir di
    quella gli abitatori et il Papa stesso, che si stava in Orvieto, non essendoci
    rimasti molti e non si faccendo faccenda di nessuna sorte, capitò a Roma
    Niccola Veneziano, raro et unico maestro di ricami, servitore del principe
    Doria, il quale, e per la amicizia vecchia con Perino, e perché egli ha
35   sempre favorito e voluto bene agli uomini dell'arte, persuase Perino a
    partirsi di quella miseria e lo consigliò inviarsi a Genova, promettendoli
    che egli farebbe opera con quel principe, che era amatore e si dilettava
    della pittura, che gli farebbe fare opere grosse; e massime che Sua Eccellenzia
- pagina 136 -
pagina precedentepagina successiva