Volume 5

Edizione Giuntina
    briglia; e dall'antico ritrasse le tre Grazie, et una storia di Nostra
    Donna che saglie i gradi del tempio. Dopo queste cose Giulio Ro-
    mano, il quale, vivente Raffaello suo maestro, non volle mai per mo-
    destia far alcuna delle sue cose stampare, per non parere di volere
5   competere con esso lui, fece, dopo che egli fu morto, intagliare a
    Marcantonio due battaglie di cavalli bellissime in carte assai grandi,
    e tutte le storie di Venere, d'Apollo e di Iacinto, che egli avea fatto
    di pittura nella stufa che è alla vigna di messer Baldassarre Turrini
    da Pescia; e parimente le quattro storie della Madalena, et i quattro
10   Evangelisti che sono nella volta della capella della Trinità, fatte per
    una meretrice, ancorché oggi sia di messer Agnolo Massimi. Fu
    ritratto ancora, e messo in istampa dal medesimo, un bellissimo pilo
    antico, che fu di Maiano et è oggi nel cortile di San Pietro, nel quale
    è una caccia d'un lione; e dopo una delle storie di marmo antiche
15   che sono sotto l'arco di Gostantino; e finalmente molte storie che
    Raffaello aveva disegnate per il corridore e logge di palazzo, le quali
    sono state poi rintagliate da Tommaso Barlacchi, insieme con le
    storie de' panni che Raffaello fece pel concistoro publico. Fece dopo
    queste cose Giulio Romano in venti fogli intagliare da Marcantonio
20   in quanti diversi modi, attitudini e positure giacciono i disonesti
    uomini con le donne, e, che fu peggio, a ciascun modo fece messer
    Pietro Aretino un disonestissimo sonetto, intantoché io non so qual
    fusse più o brutto lo spettacolo dei disegni di Giulio all'occhio,
    o le parole dell'Aretino agl'orecchi: la quale opera fu da papa Cle-
25   mente molto biasimata; e se, quando ella fu publicata, Giulio non
    fusse già partito per Mantoa, ne sarebbe stato dallo sdegno del Papa
    aspramente castigato; e poiché ne furono trovati di questi disegni
    in luoghi dove meno si sarebbe pensato, furono non solamente proi-
    biti, ma preso Marcantonio e messo in prigione: e n'arebbe avuto il
30   malanno, se il cardinale de' Medici e Baccio Bandinelli, che in Roma
    serviva il Papa, non l'avessono scampato. E nel vero non si
    doverebbono i doni di Dio adoperare, come molte volte si fa, in vi-
    tuperio del mondo et in cose abominevoli del tutto.
    Marcantonio, uscito di prigione, finì d'intagliare per esso Bac-
35   cio Bandinelli una carta grande che già aveva cominciata, tutta piena
    d'ignudi che arostivano in sulla graticola San Lorenzo, la quale fu
    tenuta veramente bella e stata intagliata con incredibile diligenza,
    ancorché il Bandinello, dolendosi col Papa a torto di Marcantonio,
    dicesse, mentre Marcantonio l'intagliava, ch'egli faceva molti errori.
40   Ma ne riportò il Bandinello di questa così fatta gratitudine quel merito
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