Volume 5

Edizione Giuntina
    nella seconda è la Natività sua; nella terza è quando ella saglie i gradi
    del tempio; e nella quarta quando San Giuseppo la sposa. In una
    faccia, quanto tiene l'arco della volta, è la sua Visitazione, nella quale
    sono molte belle figure, e massimamente alcune che son salite in su
5   certi basamenti, che per veder meglio le cerimonie di quelle donne,
    stanno con prontezza molto naturale; oltra che i casamenti
    e l'altre figure hanno del buono e del bello in ogni loro atto. Non se-
    guitò più giù, venendoli male; e guarito cominciò, l'anno 1523, la
    peste, la quale fu di sì fatta sorte in Roma, che se egli volle campar
10   la vita, gli convenne far proposito partirsi.
    Era in questo tempo in detta città il Piloto orefice, amicissimo e
    molto familiare di Perino, il quale aveva volontà partirsi; e così
    desinando una mattina insieme, persuase Perino ad allontanarsi e
    venire a Fiorenza, attesoché egli era molti anni che egli non ci era
15   stato, e che non sarebbe se non grandissimo onor suo farsi conoscere
    e lasciare in quella qualche segno della eccellenza sua; et ancora che
    Andrea de' Ceri e la moglie, che l'avevano allevato, fussino morti,
    nondimeno egli, come nato in quel paese, ancorché non ci avesse
    niente, ci aveva amore. Onde non passò molto che egli et il Piloto
20   una mattina partirono, et inverso Fiorenza ne vennero. Et arrivati
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Edizione Torrentiniana
    è quando ella saglie i gradi del tempio, e la quarta è quando San Giuseppo
    la sposa. In una faccia, quanto tiene l'arco della volta, è la sua Visi-
    tazione, nella quale sono molte belle figure, e massime alcune che son salite
    in su certi basamenti, che per veder meglio la cerimonia di quelle donne,
25   stanno con una prontezza molto naturale; oltra che i casamenti e l'altre
    figure hanno del buono e del bello in ogni loro atto. Non seguitò più giù,
    venendoli male; e guarito cominciò, l'anno MDXXIII, la peste, la quale
    fu d'una sorte in Roma, che se egli volse campar la vita, gli convenne far
    proposito partirsi di Roma.
30   Era in questo tempo in detta città il Piloto orefice, amicissimo e molto
    familiare di Perino, il quale aveva volontà partirsi; e così desinando una
    mattina insieme, persuase Perino ad allontanarsi e venire a Fiorenza,
    attesoché egli era molti anni che egli non ci era stato, e che non sarebbe
    se non grandissimo onor suo farsi conoscere e lasciare in quella qualche se-
35   gno della eccellenzia sua; et ancora che Andrea de' Ceri e la moglie, che
    lo avevano allevato, fussin morti, nondimeno egli, come nato in quel paese,
    ancorché non ci avesse niente, ci aveva amore. La qual persuasione non
    durò molto, che egli et il Piloto una mattina partirono, et inverso Fiorenza
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