Volume 5

Edizione Giuntina
    imagini del cielo, come l'Orsa Maggiore, la Canicola e molte altre che,
    per la lunghezza loro, le taceremo senza raccontarle per ordine, po-
    tendosi l'opera vedere, le quali tutte figure sono per la maggior
    parte di mano di Perino. Nel mezzo della volta è un tondo con
5   quattro figure finte per Vittorie, che tengono il regno del
    Papa e le chiavi, scortando al disotto in su, lavorate con maestrevol
    arte e molto bene intese; oltra la leggiadria che egli usò negli abiti
    loro, velando l'ignudo con alcuni pannicini sottili che in parte scuo-
    prono le gambe ignude e le braccia, certo con una graziosissima
10   bellezza. La quale opera fu veramente tenuta, et oggi ancora si tiene,
    per cosa molto onorata e ricca di lavoro, e cosa allegra, vaga e degna
    veramente di quel Pontefice; il quale non mancò riconoscere le lor fa-
    tiche, degne certo di grandissima remunerazione. Fece Perino una
    facciata di chiaro oscuro, allora messasi in uso per ordine di Polidoro
15   e Maturino, la quale è dirimpetto alla casa della marchesa di Massa,
    vicino a maestro Pasquino, condotta molto gagliardamente di disegno
    e con somma diligenza.
    Venendo poi, il terzo anno del suo pontificato, papa Leone a Fio-
    renza, perché in quella città si feciono molti trionfi, Perino, parte per
20   vedere la pompa di quella città e parte per rivedere la patria, venne
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Edizione Torrentiniana
    settantadue imagini del cielo, come l'Orsa Maggiore, la Canicola e mol-
    te altre che, per la lunghezza loro, le taceremo senza raccontarle per or-
    dine, potendosi tal opera vedere, che tutte queste figure furono gran parte
    di sua mano. Oltra che nel mez[z]o della volta è un tondo con quattro figu-
25   re finte per Vittorie, che tengono il regno del Papa e le chiavi, scortando al
    disotto in su, lavorate con una maestrevole arte e molto bene intese; oltra
    la leggiadria che egli usò negli abiti loro, velando lo ignudo con alcuni
    pannicini sottili che parte scuoprono le gambe ignude e le braccia, certo
    con una graziosissima bellezza. La quale opera fu veramente tenuta, et
30   oggi ancora si tiene, per cosa molto onorata e ricca di lavoro, e cosa alle-
    gra e vaga, degna veramente di quel Pontifice; il quale non mancò rico-
    noscere le lor fatiche, degne certo di grandissima remunerazione. Fece
    Perino una facciata di chiaro oscuro, allora messasi in uso, per ordine di
    Pulidoro e Maturino, la quale facciata è dirimpetto alla casa della mar-
35   chesa di Massa, vicino a maestro Pasquino, condotta molto gagliarda-
    mente di disegno e di forza, che gli diede molto onore.
    Avvenne che l'anno MDXV, il terzo anno del suo pontificato, papa Leo-
    ne venne a Fiorenza; e perché in quella città si feciono molti trionfi, Perino,
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