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quale opera fu cagione che egli divenne oltre ogni credenza famoso; |
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né per ciò cotali lode furono cagione di addormentarlo, anzi, perché |
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la virtù lodata cresce, di accenderlo a maggior studio, e quasi cer- |
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tissimo, seguitandola, di dover còrre que' frutti e quegli onori ch'egli |
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vedeva tutto il giorno in Raffaello da Urbino et in Michelagnolo |
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Buonarroti; et intanto più lo faceva volentieri, quanto da Giovanni |
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da Udine e da Raffaello vedeva esser tenuto conto di lui et essere |
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adoperato in cose importanti. Usò sempre una sommessione et |
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un'obedienza certo grandissima verso Raffaello, osservandolo di ma- |
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niera che da esso Raffaello era amato come proprio figliuolo. |
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Fecesi in questo tempo, per ordine di papa Leone, la volta della |
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sala de' Pontefici, che è quella per la quale si entra in sulle logge a le |
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stanze di papa Alessandro Sesto, dipinte già dal Pinturicchio; onde |
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quella volta fu dipinta da Giovan da Udine e da Perino. Et in com- |
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pagnia feciono e gli stucchi e tutti quegli ornamenti e grottesche et |
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animali che vi si veggono, oltra le belle e varie invenzioni che da essi |
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furono fatte nello spartimento, avendo diviso quella in certi tondi et |
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ovati per sette pianeti del cielo, tirati dai loro animali, come Giove |
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dall'aquile, Venere dalle colombe, la Luna dalle femmine, Marte |
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dai lupi, Mercurio da' galli, il Sole da' cavalli e Saturno da' serpenti; |
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oltre i dodici segni del Zodiaco, et alcune figure delle quarantotto |