Volume 5

Edizione Giuntina
    quale opera fu cagione che egli divenne oltre ogni credenza famoso;
    né per ciò cotali lode furono cagione di addormentarlo, anzi, perché
    la virtù lodata cresce, di accenderlo a maggior studio, e quasi cer-
    tissimo, seguitandola, di dover còrre que' frutti e quegli onori ch'egli
5   vedeva tutto il giorno in Raffaello da Urbino et in Michelagnolo
    Buonarroti; et intanto più lo faceva volentieri, quanto da Giovanni
    da Udine e da Raffaello vedeva esser tenuto conto di lui et essere
    adoperato in cose importanti. Usò sempre una sommessione et
    un'obedienza certo grandissima verso Raffaello, osservandolo di ma-
10   niera che da esso Raffaello era amato come proprio figliuolo.
    Fecesi in questo tempo, per ordine di papa Leone, la volta della
    sala de' Pontefici, che è quella per la quale si entra in sulle logge a le
    stanze di papa Alessandro Sesto, dipinte già dal Pinturicchio; onde
    quella volta fu dipinta da Giovan da Udine e da Perino. Et in com-
15   pagnia feciono e gli stucchi e tutti quegli ornamenti e grottesche et
    animali che vi si veggono, oltra le belle e varie invenzioni che da essi
    furono fatte nello spartimento, avendo diviso quella in certi tondi et
    ovati per sette pianeti del cielo, tirati dai loro animali, come Giove
    dall'aquile, Venere dalle colombe, la Luna dalle femmine, Marte
20   dai lupi, Mercurio da' galli, il Sole da' cavalli e Saturno da' serpenti;
    oltre i dodici segni del Zodiaco, et alcune figure delle quarantotto
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Edizione Torrentiniana
    nella arte, pigliando molto più vigore, quasi certissimo, seguitandola, di
    dovere còrre que' frutti e quegli onori ch'egli vedeva tutto il giorno in
    Raffaello da Urbino et in Michelagnolo Buonarroti; e tanto più lo faceva
25   volentieri, quanto da Giovanni da Udine e da Raffaello vedeva esser te-
    nuto conto di lui et essere adoperato in cose importanti. Usò sempre una
    sommessione et una obedienzia certo grandissima verso Raffaello, osser-
    vandolo di maniera che da esso Raffaello era amato come proprio figliuolo.
    Fecesi in questo tempo, per ordine di papa Leone, la volta della sala de'
30   Pontefici, che è quella che s'entra in sulle logge a le stanze di papa Ales-
    sandro VI, dipinte già dal Pinturicchio; la qual volta fu dipinta da Gio-
    van da Udine e da Perino. Et in compagnia feciono e gli stucchi e tutti
    quegli ornamenti e grottesche et animali che ci si veggono, oltra le belle
    e varie invenzioni che da essi furono fatte nello spartimento, avendo di-
35   viso quella in certi tondi et ovati per sette pianeti del cielo, tirati dai loro
    animali, come Giove dall'aquile, Venere dalle colombe, la Luna dal-
    le femmine, Marte dai lupi, Mercurio dai galli, il Sole dai cavalli e Sa-
    turno dai serpenti, oltra i dodici segni del Zodiaco, et alcune figure delle
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