Volume 5

Edizione Giuntina
    sua, che quando sentì ricordar Roma, per la voglia che egli ne aveva,
    tutto si rintenerì, e gli disse che egli parlasse con Andrea de' Ceri,
    che non voleva abbandonarlo, avendolo aiutato per fino allora. Così
    il Vaga, persuaso Ridolfo suo maestro et Andrea che lo teneva, tanto
5   fece che alla fine condusse Perino et il compagno in Toscanella. Dove
    cominciando a lavorare, et aiutando loro Perino, non finirono solamen-
    te quell'opera che il Vaga aveva presa, ma molte ancora ch'e' pigliaro-
    no dipoi. Ma dolendosi Perino che le promesse, con le quali fu condot-
    to per [andare] a Roma, erano mandate in lunga per colpa de l'utile
10   e commodità che ne traeva il Vaga, e risolvendosi andarci da per sé,
    fu cagione che il Vaga, lasciato tutte l'opere, lo condusse a Roma.
    Dove egli, per l'amore che portava all'arte, ritornò al solito suo di-
    segno, e continuando molte settimane, più ogni giorno si accendeva.
    Ma volendo il Vaga far ritorno a Toscanella, e per questo fatto co-
15   noscere a molti pittori ordinarî Perino per cosa sua, lo raccomandò
    a tutti quegli amici che là aveva, acciò l'aiutassino e favorissino in
    assenza sua. E da questa origine, da indi innanzi, si chiamò sempre
    Perin del Vaga.
    Rimaso costui in Roma, e vedendo le opere antiche nelle sculture
20   e le mirabilissime machine degli edifizî, gran parte rimase nelle rovine
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Edizione Torrentiniana
    voglia che egli ne aveva, tutto si rintenerì, e li disse che egli parlasse con
    Andrea de' Ceri, che non voleva abbandonarlo, avendolo aiutato perfino
    allora. Così il Vaga, persuaso Ridolfo suo maestro et Andrea che lo tene-
    va, tanto fece che alla fine condusse Perino et il compagno in Toscanella.
25   Quivi cominciarono a lavorare, et aiutando loro Perino, non finirono
    solamente quell'opera che il Vaga aveva presa, ma molte ancora che e' pi-
    gliarono dipoi. Ma dolendosi Perino che le promesse del condursi a Roma
    erano mandate in lunga per colpa dell'utile e comodità che ne traeva il
    Vaga, e risolvendosi andarci da per sé, fu cagione che il Vaga, lasciato tut-
30   te l'opere, lo condusse a Roma. Dove egli, per l'amore che portava all'ar-
    te, ritornò al solito suo disegno, e continovando molte settimane, più ogni
    giorno di continuo si accendeva. Volse il Vaga far ritorno a Toscanella,
    e per questo, fatto conoscere a molti pittori ordinarii Perino per cosa sua,
    lo raccomandò a tutti quegli amici che ci aveva, acciò lo aiutassino e favo-
35   rissino nella assenzia sua. E da questa origine, da indi innanzi, si chia-
    mò sempre Perin del Vaga.
    Rimasto così in Roma, e veduto le opere antiche nelle sculture e le mira-
    bilissime machine degli edifizii, gran parte rimasti nelle rovine, stava in
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