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sua, che quando sentì ricordar Roma, per la voglia che egli ne aveva, |
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tutto si rintenerì, e gli disse che egli parlasse con Andrea de' Ceri, |
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che non voleva abbandonarlo, avendolo aiutato per fino allora. Così |
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il Vaga, persuaso Ridolfo suo maestro et Andrea che lo teneva, tanto |
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fece che alla fine condusse Perino et il compagno in Toscanella. Dove |
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cominciando a lavorare, et aiutando loro Perino, non finirono solamen- |
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te quell'opera che il Vaga aveva presa, ma molte ancora ch'e' pigliaro- |
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no dipoi. Ma dolendosi Perino che le promesse, con le quali fu condot- |
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to per [andare] a Roma, erano mandate in lunga per colpa de l'utile |
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e commodità che ne traeva il Vaga, e risolvendosi andarci da per sé, |
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fu cagione che il Vaga, lasciato tutte l'opere, lo condusse a Roma. |
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Dove egli, per l'amore che portava all'arte, ritornò al solito suo di- |
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segno, e continuando molte settimane, più ogni giorno si accendeva. |
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Ma volendo il Vaga far ritorno a Toscanella, e per questo fatto co- |
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noscere a molti pittori ordinarî Perino per cosa sua, lo raccomandò |
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a tutti quegli amici che là aveva, acciò l'aiutassino e favorissino in |
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assenza sua. E da questa origine, da indi innanzi, si chiamò sempre |
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Perin del Vaga. |
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Rimaso costui in Roma, e vedendo le opere antiche nelle sculture |
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e le mirabilissime machine degli edifizî, gran parte rimase nelle rovine |