Volume 5

Edizione Giuntina
    di Raffaello, per la grazia del disegno, e per la diligenza et intaglio
    di Marcantonio, che non era possibile veder meglio. Intagliò ap-
    presso un bellissimo Deposto di croce, con invenzione dello stesso
    Raffaello, con una Nostra Donna svenuta che è maravigliosa; e
5   non molto dopo, la tavola di Raffaello, che andò in Palermo, d'un
    Cristo che porta la croce, che è una stampa molto bella; et un disegno
    che Raffaello avea fatto d'un Cristo in aria con la Nostra
    Donna, S. Giovanni Battista e Santa Caterina in terra ginocchioni,
    e S. Paulo Apostolo ritto, la quale fu una grande e bellissima stampa:
10   e questa, sì come l'altre, essendo già quasi consumate per troppo
    essere state adoperate, andarono male, e furono portate via dai Te-
    deschi et altri nel sacco di Roma. Il medesimo intagliò in profilo
    il ritratto di papa Clemente VII a uso di medaglia col volto raso; e
    dopo, Carlo V imp[eradore], che allora era giovane, e poi, un'altra
15   volta, di più età; e similmente Ferdinando re de' Romani, che poi
    sucedette nell'imperio al detto Carlo V. Ritrasse anche in Roma di
    naturale messer Pietro Aretino poeta famosissimo, il quale ritratto
    fu il più bello che mai Marcantonio facesse; e non molto dopo, i do-
    dici imperadori antichi in medaglie. Delle quali carte mandò alcune
20   Raffaello in Fiandra ad Alberto Duro, il quale lodò molto Marcan-
    tonio, et all'incontro mandò a Raffaello, oltre molte altre carte, il
    suo ritratto, che fu tenuto bello affatto.
    Cresciuta dunque la fama di Marcantonio, e venuta in pregio e
    riputazione la cosa delle stampe, molti si erano acconci con esso
25   lui per imparare. Ma tra gl'altri fecero gran profitto Marco da Ra-
    venna, che segnò le sue stampe col segno di Raffaello: .SR., et
    Agostino Viniziano, che segnò le sue opere in questa maniera:
    .AV. I quali due misero in stampa molti disegni di Raffaello, cioè
    una Nostra Donna con Cristo morto a giacere e disteso, et a' piedi
30   San Giovanni, la Madalena, Niccodemo e l'altre Marie; e di maggior
    grandezza intagliarono un'altra carta, dove è la Nostra Donna con
    le braccia aperte e con gl'occhi rivolti al cielo in atto pietosissimo, e
    Cristo similmente disteso e morto. Fece poi Agostino in una carta
    grande una Natività con i pastori, et Angeli e Dio Padre sopra, et in-
35   torno alla capanna fece molti vasi così antichi come moderni; e così
    un profumiere, cioè due femine con un vaso in capo traforato. In-
    tagliò una carta d'uno converso in lupo, il quale va ad un letto per
    amazzare uno che dorme. Fece ancora Alessandro con Rosana, a cui
    egli presenta una corona reale, mentre alcuni Amori le volano intorno
40   e le acconciano il capo, et altri si trastullano con l'armi di esso Alessandro.
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