Volume 5

Edizione Giuntina
    dunque Andrea Perino qualche anno, et insegnatili i principii
    dell'arte il meglio ch'e' sapeva, fu forzato nel tempo dell'età di lui
    d'undici anni acconciarlo con miglior maestro di lui. Per che avendo
    Andrea stretta dimestichezza con Ridolfo figliuolo di Domenico
5   Ghirlandaio, che era tenuto nella pittura molto pratico e valente,
    come si dirà, con costui acconciò Andrea de' Ceri Perino, acciò che
    egli attendesse al disegno e cercasse di fare quell'acquisto in quell'arte
    che mostrava l'ingegno, che egli aveva grandissimo, con quella voglia
    et amore che più poteva. E così seguitando, fra molti gio-
10   vani che egli aveva in bottega che attendevano all'arte, in poco
    tempo venne a passar a tutti gl'altri innanzi con lo studio e con la
    sollecitudine. Eravi fra gli altri uno, il quale gli fu uno sprone che
    del continuo lo pugneva, il quale fu nominato Toto del Nunziata;
    il quale, ancor egli aggiugnendo col tempo a paragone con i begli
15   ingegni, partì di Fiorenza, e con alcuni mercanti fiorentini condottosi
    in Inghilterra, quivi ha fatto tutte l'opere sue, e dal re di quella pro-
    vincia, il quale ha anco servito nell'architettura e fatto particolar-
    mente il principale palazzo, è stato riconosciuto grandissimamente.
    Costui adunque e Perino esercitandosi a gara l'uno e l'altro, e segui-
20   tando nell'arte con sommo studio, non andò molto tempo, divennero
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Edizione Torrentiniana
    un pezzo Perino de' Ceri. Custodì Andrea Perino qualche anno, et inse-
    gnatili i principii dell'arte il meglio ch'e' sapeva, fu forzato nel tempo del-
    l'età sua di XI anni acconciarlo con miglior maestro di lui. Aveva An-
    drea stretta dimestichezza con Ridolfo figliuolo di Domenico Ghirlandaio,
25   che era tenuto nella pittura persona molto pratica e valente, come si vede
    di suo in Fiorenza molte opere in assai luoghi e publici e privati. Con
    costui acconciò Andrea de' Ceri Perino, a ciò che egli attendesse al dise-
    gno e cercasse di fare acquisto in quell'arte come mostrava l'ingegno, che
    egli aveva certo grandissimo, con quella voglia et amore che più poteva.
30   E così seguitando, fra molti giovani che egli aveva in bottega che atten-
    devano all'arte, in poco tempo venne a passargli innanzi con lo studio e
    con la sollecitudine. Eravi fra gli altri uno, il quale gli fu uno sprone che
    continuo lo pugneva, il quale fu nominato Toto del Nunziata; il quale,
    ancor egli aggiugnendo col tempo a paragone con i begli ingegni, partì di
35   Fiorenza, e con alcuni mercanti fiorentini condottosi in Inghilterra, qui-
    vi ha fatto tutte l'opere sue e dal re di quella provincia è stato ricono-
    sciuto grandissimamente. Costui adunque e Perino esercitandosi a
    gara l'uno de l'altro, e seguitando nella arte con sommo studio, non ci
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