Volume 5

Edizione Giuntina
    morta di peste, fu con grandissima miseria allattato da una capra in
    una villa, infino che il padre andato a Bologna riprese una seconda
    donna, alla quale erano morti di peste i figliuoli et il marito. Costei
    con il latte appestato finì di nutrire Piero, chiamato Pierino per vezzi,
5   come ordinariamente per li più si costuma chiamare i fanciulli, il
    qual nome se gli mantenne poi tuttavia. Costui condotto dal padre
    in Fiorenza, e nel suo ritornarsene in Francia lasciatolo ad alcuni
    suoi parenti, quelli, o per non avere il modo o per non voler quella
    briga di tenerlo e farli insegnare qualche mestiero ingegnoso, l'ac-
10   conciarono allo speziale del Pinadoro, acciò che egli imparasse quel
    mestiero. Ma non piacendogli quell'arte, fu preso per fattorino da
    Andrea de' Ceri pittore, piacendogli e l'aria et i modi di Perino, e
    parendoli vedere in esso un non so che d'ingegno e di vivacità da
    sperare che qualche buon frutto dovesse col tempo uscir di lui.
15   Era Andrea non molto buon pittore, anzi ordinario, e di questi
    che stanno a bottega aperta publicamente a lavorare ogni cosa mec-
    canica; et era consueto dipignere ogni anno per la festa di San
    Giovanni certi ceri che andavano e vanno ad offerirsi insieme con gli
    altri tributi della città, e per questo si chiamava Andrea de' Ceri,
20   dal cognome del quale fu poi detto un pezzo Perino de' Ceri. Custodì
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Edizione Torrentiniana
    miseria allattato da una capra in una villa, fino che il padre an-
    dato a Bologna riprese una seconda donna, alla quale erano morti di pe-
    ste i figliuoli et il marito. Costei con il latte appestato finì di nutrire Piero,
    chiamato Perino per vezzi, come ordinariamente per li più si costuma
25   chiamare i fanciulli, il qual nome se li mantenne poi tuttavia. Fu condot-
    to dal padre in Fiorenza, e nel suo ritornarsene in Francia lasciato ad al-
    cuni suoi parenti, i quali, o per non avere il modo o per non voler quella
    briga di tenerlo e farli insegnare qualche mestiero ingegnoso, lo accon-
    ciarono allo speziale del Pinadoro, acciò che egli imparasse quel mestiero.
30   Ma non piacendoli quella arte, fu preso per fattorino da Andrea de'
    Ceri pittore, piacendogli e l'aria et i modi di Perino, e parendoli vedere in
    esso un non so che d'ingegno e di vivacità da sperare che qualche buon
    frutto dovesse col tempo uscir di lui.
    Era Andrea non molto buon pittore, anzi ordinario, di questi che stanno
35   a bottega aperta publicamente a lavorare ogni cosa meccanica. Era co-
    stui consueto dipignere ogni anno per la festa di San Giovanni certi ceri
    che andavano ad offerirsi insieme con gli altri tributi della Città, e per
    questo si chiamava Andrea de' Ceri, dal cognome del quale fu poi detto
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