Volume 4

Edizione Giuntina
    oltra che si vede nel disegno che restò a finirsi queste figure
    che sono ivi tirate all'inferno, la disperazione, il dolore e la vergogna
    della morte eterna, così come si conosce la contentezza e la letizia che
    sono in quelle che si salvano, ancora che questa opera rimanesse imper-
5   fetta, avendo egli più voglia d'attendere alla religione che alla pittura.
    Per che trovandosi in questi tempi in San Marco fra' Girolamo Savo-
    narola da Ferrara dell'Ordine de' Predicatori, teologo famosissimo, e
    continovando Baccio la udienza delle prediche sue per la devozione che
    in esso aveva, prese strettissima pratica con lui e dimorava quasi con-
10   tinuamente in convento, avendo anco con gli altri frati fatto amicizia.
    Avenne che continovando fra' Ieronimo le sue predicazioni e gri-
    dando ogni giorno in pergamo che le pitture lascive e le musiche e' li-
    bri amorosi spesso inducono gli animi a cose mal fatte, fu persuaso
    che non era bene tenere in casa, dove son fanciulle, figure dipinte di
15   uomini e donne ignude. Per il che riscaldati i popoli dal dir suo, il
    carnovale seguente, che era costume della città far sopra le piazze
    alcuni capannucci di stipa et altre legne, e la sera del martedì per an-
    tico costume arderle queste con balli amorosi, dove presi per mano
    uno uomo et una donna giravano cantando intorno certe ballate, fe'
20   sì fra' Ieronimo che quel giorno si condusse a quel luogo tante pit-
    ture e scolture ignude, molte di mano di maestri eccellenti, e pari-
    mente libri, liuti e canzonieri, che fu danno grandissimo, ma parti-
    colare della pittura, dove Baccio portò tutto lo studio de' disegni che
    egli aveva fatto degli ignudi, e lo imitò anche Lorenzo di Credi e
25   molti altri che avevon nome di Piagnoni. Là dove non andò molto,
    per l'affezzione che Baccio aveva a fra' Ieronimo, che fece in un qua-
    dro el suo ritratto, che fu bellissimo, il quale fu portato allora a Fer-
    rara, e di lì non è molto ch'egli è tornato in Fiorenza nella casa di
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Edizione Torrentiniana
    colorite; oltra che si vede nel disegno che restò a finirsi queste
30   figure che sono ivi tirate all'inferno, la disperazione, il dolore e la ver-
    gogna della morte eterna, così come si conosce la contentezza e la letizia
    che sono in quelle che si salvano, ancora che questa opera rimanesse im-
    perfetta, avendo egli più voglia d'attendere alla religione che alla pit-
    tura. Per che trovandosi in questi tempi in San Marco fra' Girolamo
35   Savonarola da Ferrara dell'Ordine de' Predicatori, teologo famosissimo,
    e continovando Baccio la udienza delle prediche sue per la devozione che
    in esso aveva, prese strettissima pratica con lui e dimorava quasi con-
    tinuamente in convento, avendo anco con gli altri frati fatto amicizia.
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