Volume 4

Edizione Giuntina
    per MAX. Di che il Papa si rise, e gli fece fare le lettere d'un
    braccio che ci sono oggi alla antica, dicendo che l'aveva cavata que-
    sta scioccheria da Viterbo sopra una porta, dove un maestro Fran-
    cesco architettore messe il suo nome in uno architrave intaglia-
5   to così, che fece un San Francesco, un arco, un tetto et una
    torre, che rilevando diceva a modo suo: MAESTRO FRANCESCO ARCHI-
    TETTORE.
    Volevagli il Papa per amor della virtù sua della architettura gran
    bene. Per il che meritò dal detto Papa, che sommamente lo amava
10   per le sue qualità, di essere fatto degno dell'ufficio del Piombo, nel
    quale fece uno edificio da improntar le bolle con una vite molto bella.
    Andò Bramante ne' servizii di questo pontefice a Bologna quando
    l'anno 1504 ella tornò alla Chiesa, e si adoperò in tutta la guerra della
    Mirandola a molte cose ingegnose e di grandissima importanza. Fe'
15   molti disegni di piante e di edifizii, che molto bene erano disegnati da
    lui, come nel nostro libro ne appare alcuni ben misurati e fatti con
    arte grandissima. Insegnò molte cose d'architettura a Raffaello da
    Urbino, e così gli ordinò i casamenti che poi tirò di prospettiva nella
    camera del Papa, dov'è il monte di Parnaso, nella qual camera Raf-
20   faello ritrasse Bramante che misura con certe seste.
    Si risolvé il Papa di mettere in strada Giulia, da Bramante indriz-
    zata, tutti gli uffici e le ragioni di Roma in un luogo, per la com-
    modità ch'ai negoziatori averia recato nelle faccende, essendo conti-
    nuamente fino allora state molto scomode. Onde Bramante diede
25   principio al palazzo ch'a San Biagio sul Tevere si vede, nel quale è
    ancora un tempio corintio non finito, cosa molta rara, et il resto
    del principio di opera rustica bellissimo: che è stato gran danno
    che una sì onorata et utile e magnifica opra non si sia finita, ché da
    quelli della professione è tenuto il più bello ordine che si sia visto
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Edizione Torrentiniana
30   meritò dal Papa, che sommamente lo amava per le sue virtù, di essere
    fatto degno dell'ufficio del Piombo, nel quale fece uno edificio da im-
    prontar le bolle con una vite molto bella. Si risolvé il Papa di
    mettere in strada Giulia, da Bramante indrizzata, tutti gli uffici e le
    ragioni di Roma in un luogo, per la comodità ch'ai negoziatori averia
35   recato nelle faccende, essendo continuamente fino allora state molto
    scomode. Onde Bramante diede principio al palazzo ch'a San Biagio
    sul Tevere si vede, nel quale è ancora un tempio corintio non finito,
    cosa molto rara, et il resto del principio di opera rustica bellissimo.
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