Volume 4

Edizione Giuntina
    si reccava in un cantone finché passasse la furia. Nel suo ragionamento
    era tanto diverso e vario, che qualche volta diceva sì belle cose che
    faceva crepar delle risa altrui. Ma per la vecchiezza vicino già ad anni
    80, era fatto sì strano e fantastico che non si poteva più seco. Non
5   voleva che i garzoni gli stessino intorno, di maniera che ogni aiuto
    per la sua bestialità gli era venuto meno. Venivagli voglia di lavorare,
    e per il parletico non poteva, et entrava in tanta collera che voleva
    sgarare le mani che stessino ferme; e mentre che e' borbotava, o gli
    cadeva la mazza da poggiare, o veramente i pennelli, che era una
10   compassione. Adiravasi con le mosche, e gli dava noia infino a l'om-
    bra. E così ammalatosi di vecchiaia, e visitato pure da qualche amico,
    era pregato che dovesse acconciarsi con Dio ; ma non li pareva avere
    a morire, e tratteneva altrui d'oggi in domane: non che e' non fussi
    buono e non avessi fede, ché era zelantissimo, ancora che nella vita
15   fusse bestiale. Ragionava qualche volta de' tormenti che per i mali
    fanno distruggere i corpi, e quanto stento patisce chi, consuman-
    do gli spiriti, a poco a poco si muore: il che è una gran miseria.
    Diceva male de' medici, degli speziali e di coloro che guardano gli
    ammalati e che gli fanno morire di fame, oltra i tormenti degli sciloppi,
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Edizione Torrentiniana
20   la furia. Nel suo ragionamento era tanto diverso e vario, che qualche
    volta diceva sì belle cose che faceva crepar delle risa altrui. Ma per la
    vecchiezza vicino già ad anni 80, era fatto sì strano e fantastico che
    non si poteva più seco. Non voleva che i garzoni gli stessino intorno,
    di maniera che ogni aiuto per la sua bestialità gli era venuto meno.
25   Venivagli voglia di lavorare, e per il parletico non poteva, et entrava
    in una còllora che voleva sgarare le mani che stessino ferme; e mentre
    che e' borbotava, o gli cadeva la mazza da poggiare, o veramente i
    pennelli, che era una compassione. Adiravasi con le mosche, e gli dava
    noia infino a l'ombra. E così ammalatosi di vecchiaia, e visitato pure
30   da qualche amico, era pregato che dovesse acconciarsi con Dio; ma non
    li pareva avere a morire, e tratteneva altrui d'oggi in domane: non che
    e' non fussi buono e non avessi fede, che era zelantissimo, ancor che nella
    vita fusse bestiale. Ragionava qualche volta de' tormenti che per i mali
    fanno distruggere i corpi, e quanto stento patisce chi, consumando gli
35   spiriti, a poco a poco si muore: il che è una gran miseria. Diceva male de'
    medici, degli speziali e di coloro che guardano gli ammalati e che gli
    fanno morire di fame, oltra i tormenti degli sciloppi, medicine, cristeri et
    altri martorii, come il non essere lasciato dormire quando tu ài sonno, il fare
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