Volume 4

Edizione Giuntina
    cardinale ebbe commodità di ritrarre Clemente Settimo, onde
    ne fece un incavo per medaglie che fu bellissimo, e nel rovescio
    quando Ioseffo si manifestò a' suoi fratelli; di che fu da Sua Santità
    rimunerato col dono d'una Mazza, che è un uffizio, del quale cavò
5   poi al tempo di Paolo Terzo, vendendolo, dugento scudi. Al medesimo
    Clemente fece in quattro tondi di cristallo i quattro Evange-
    listi, che furono molto lodati e gl'acquistarono la grazia e l'amicizia
    di molti reverendissimi, ma particolarmente quella del Salviati e
    del detto Ippolito cardinale de' Medici, unico rifugio de' vertuosi,
10   il quale ritrasse in medaglie d'acciaio, et al quale fece di cristallo
    quando ad Alessandro Magno è presentata la figliuola di Dario. E
    dopo, venuto Carlo V a Bologna a incoronarsi, fece il suo ritratto
    in un acciaio; et improntata una medaglia d'oro, la portò sùbito
    all'imperatore, il quale gli donò cento doble d'oro, facendolo ricer-
15   care se voleva andar seco in Ispagna: il che Giovanni ricusò con dire
    che non potea partirsi dal servizio di Clemente e d'Ippolito cardinale,
    per i quali avea alcuna opera cominciata che ancora era imperfetta.
    Tornato Giovanni a Roma, fece al detto cardinale de' Medici il
    ratto delle Sabine, che fu bellissimo. Per le quali cose conoscendosi
20   di lui molto debitore il cardinale, gli fece infiniti doni e cortesie;
    ma quello fu di tutti maggiore quando, partendo il cardinale per
    Francia accompagnato da molti signori e gentiluomini, si voltò a
    Giovanni che vi era fra gl'altri, e levatasi dal collo una picciola collana,
    alla quale era appiccato un cammeo che valeva oltre seicento scudi,
25   gliele diede dicendogli che lo tenesse insino al suo ritorno, con animo
    di sodisfarlo poi di quanto conosceva che era degna la virtù di Gio-
    vanni. Il quale cardinale morto, venne il detto cammeo in mano del
    cardinal Farnese, per lo quale lavorò poi Giovanni molte cose di
    cristallo, e particolarmente per una croce un Crucifisso et un Dio
30   Padre di sopra, e dagli lati la Nostra Donna e San Giovanni, e la
    Maddalena a' piedi; et in un triangolo a piè della croce fece tre storie
    della Passione di Cristo, cioè una per angolo. E per due candelieri
    d'argento fece in cristallo sei tondi: nel primo è il centurione che
    prega Cristo che sani il figliuolo, nel secondo la Probatica Piscina,
35   nel terzo la Trasfigurazione in sul monte Tabor, nel quarto è il mira-
    colo de' cinque pani e due pesci, nel quinto quando cacciò i venditori
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Edizione Torrentiniana
    infinite pietre lavorate in cavo appresso Giovanni reverendissimo cardi-
    nale de' Salviati. Similmente s'è veduto nelle nette e pulite opere di
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