Volume 4

Edizione Giuntina
    grandissima dagli scarpellini et intagliatori per cura di Giuliano, e
    dopo tanto ben murate che non è possibile vedere le più belle com-
    mettiture, e quadre tutte; nel che fare si può Giuliano celebrare
    per eccellentissimo. E quest'opera, come si dirà a suo luogo, fu
5   finita in cinque mesi, con una aggiunta, da Giorgio Vasari aretino.
    Giuliano intanto, non lasciando la bottega, attendeva insieme con
    i fratelli a fare dimolte opere di quadro e d'intaglio, et a far tirare
    inanzi il pavimento di Santa Maria del Fiore; nel qual luogo, per-
    ché si trovava capomaestro et architettore, fu ricerco dal medesimo
10   Bandinello di far piante in disegno e modelli di legno sopra alcune
    fantasie di figure et altri ornamenti per condurre di marmo l'altar
    maggiore di detta Santa Maria del Fiore. Il che Giuliano fece vo-
    lentieri, come buonaria persona e da bene, e come quello che tanto
    si dilettava dell'architettura quanto la spregiava il Bandinello, es-
15   sendo anco a ciò tirato dalle promesse d'utili e d'onori che esso
    Bandinello largamente faceva. Giuliano dunque, messo mano al detto
    modello, lo ridusse assai conforme a quello che già era semplicemente
    stato ordinato dal Brunellesco, salvo che Giuliano lo fece più ricco,
    radoppiando con le colonne l'arco disopra, il quale condusse a fine.
20   Essendo poi questo modello, et insieme molti disegni, portato dal
    Bandinello al duca Cosimo, Sua Eccellenzia illustrissima si risolvé
    con animo regio a fare non pure l'altare, ma ancora l'ornamento di
    marmo che va intorno al coro, secondo che faceva l'ordine vecchio
    a otto facce, con quegli ornamenti ricchi con i quali è stato poi
25   condotto, conforme alla grandezza e magnificenza di quel tempio.
    Onde Giuliano con l'intervento del Bandinello diede principio a
    detto coro, senza alterar altro che l'entrata principale di quello, la
    qual è dirimpetto al detto altare, e la quale egli volle che fusse apunto
    et avesse il medesimo arco et ornamento che il proprio altare. Fece
30   parimente due altri archi simili, che vengono con l'entrata e l'altare
    a far croce: e questi per due pergami, come aveva anco il vecchio,
    per la musica et altri bisogni del coro e dell'altare. Fece in questo
    coro Giuliano un ordine ionico attorno all'otto facce, et in ogni an-
    golo pose un pilastro che si ripiega la metà, e in ogni faccia uno;
35   e perché diminuiva al punto ogni pilastro che voltava al centro,
    veniva di dentro strettissimo e ripiegato, e dalla banda di fuori acuto
    e largo. La quale invenzione non fu molto lodata né approvata per
    cosa bella da chi ha giudizio, attesoché in un'opera di tanta spesa
    et in luogo così celebre doveva il Bandinello, se non apprezzava egli
40   l'architettura o non l'intendeva, servirsi di chi allora era vivo et
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