Volume 4

Edizione Giuntina
    arebbe saputo e potuto far meglio: et in questo Giuliano merita
    scusa, perché fece quello che seppe, che non fu poco, se bene è più
    che vero che chi non ha disegno e grande invenzione da sé, sarà
    sempre povero di grazia, di perfezione e di giudizio ne' componi-
5   menti grandi d'architettura.
    Fece Giuliano un lettuccio di noce per Filippo Strozzi, che è oggi
    a Città di Castello in casa degl'eredi del signor Alessandro Vitelli,
    et un molto ricco e bel fornimento a una tavola che fece Giorgio
    Vasari all'altare maggiore della Badia di Camaldoli in Casentino, col
10   disegno di detto Giorgio; e nella chiesa di Santo Agostino del Monte
    Sansavino fece un altro ornamento intagliato per una ta-
    vola grande che fece il detto Giorgio. In Ravenna, nella Badia di
    Classi de' monaci di Camaldoli fece il medesimo Giuliano, pure a
    un'altra tavola di mano del Vasari, un altro bell'ornamento; et ai mo-
15   naci della Badia di Santa Fiore in Arezzo fece nel refettorio il forni-
    mento delle pitture che vi sono di mano di detto Giorgio aretino.
    Nel Vescovado della medesima città, dietro all'altare maggiore, fece
    un coro di noce bellissimo col disegno del detto, dove si aveva a
    tirare inanzi l'altare; e finalmente, poco anzi che si morisse, fece
20   sopra l'altare maggiore della Nunziata il bello e ric[c]hissimo ciborio
    del Santissimo Sagramento, e li due Angeli di legno di tondo rilievo
    che lo mettono in mezzo. E questa fu l'ultima opera ch'e' facesse,
    essendo andato a miglior vita l'anno 1555.
    Né fu di minor giudizzio Domenico, fratello di detto Giuliano,
25   perché, oltre che intagliava molto meglio di legname, fu anco molto
    ingegnoso nelle cose d'architettura, come si vede nella casa che fece
    fare col disegno di costui Bastiano da Montaguto nella via de' Servi,
    dove sono anco di legname molte cose di propria mano di Domenico;
    il quale fece per Agostino del Nero in sulla piazza de' Mozzi le
30   cantonate, et un bellissimo terrazzo a quelle case de' Nasi già co-
    minciate da Baccio suo padre. E se costui non fusse morto così
    presto, avrebbe, si crede, di gran lunga avanzato suo padre e Giu-
    liano suo fratello.
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