Volume 4

Edizione Giuntina
    e naturalissimo; onde sono stati veduti molte fiate uc[c]elli, entrati per
    diversi luoghi in chiesa, volare a questo arbore per posarvisi sopra,
    e massimamente rondini che avevano i nidi nelle travi del tetto, et
    i loro rondinini parimente. E questo affermano aver veduto persone
5   dignissime di fede, come fra gl'altri il padre don Giuseppo Man-
    giuoli veronese, stato due volte generale di quella Relligione e perso-
    na di santa vita, che non affermarebbe per cosa del mondo cosa
    che verissima non fusse; et il padre don Girolamo Volpini, simil-
    mente veronese, e molti altri. Dipinse anco Girolamo in Santa Maria
10   in Organi, dove fece la prima opera sua, in una delle portelle dell'or-
    gano - avendo l'altra dipinta Francesco Murone suo compagno - , due
    Sante dalla parte di fuori, e nel didentro un Presepio; e dopo fece
    la tavola, che è riscontro alla sua prima, dove è una Natività del Si-
    gnore, pastori e paesi et alberi bellissimi; ma sopra tutto sono vivi
15   e naturali due conigli lavorati con tanta diligenza che si vede, non
    che altro, in loro la divisione de' peli. Un'altra tavola dipinse alla
    capella de' Buonalivi, con una Nostra Donna a sedere in mezzo,
    due altre figure, e certi Angeli abasso che cantano. All'altare poi
    del Sagramento, nell'ornamento fatto da fra' Giovanni da Verona,
20   dipinse il medesimo tre quadretti piccoli che sono miniati: in quel
    di mezzo è un Deposto di croce con due angioletti, et in quei dalle
    bande sono dipinti sei Martiri, tre per ciascun quadro, ginocchioni
    verso il Sagramento; i corpi de' quali Santi sono riposti in quel
    proprio altare: e sono i primi tre Canzio, Canziano e Can-
25   cianello, i quali furono nipoti di Diocliziano imperatore, gl'altri tre
    sono Proto, Grisogono et Anastasio, martiriz[z]ati ad Aquas Gradatas
    appresso ad Aquileia. E sono tutte queste figure miniate e bellissime,
    per essere valuto in questa professione Girolamo sopra tutti gl'altri
    dell'età sua in Lombardia e nello stato di Vinezia.
30   Miniò Girolamo molti libri ai monaci di Montescaglioso nel regno
    di Napoli, alcuni a Santa Giustina di Padoa, e molti altri alla Badia
    di Praia sul Padoano, et alcuni ancora a Candiana, monasterio molto
    ricco de' Canonici Regolari di San Salvatore; nel qual luogo andò
    in persona a lavorare: il che non volle mai fare in altro luogo; e
35   stando quivi imparò allora i primi principii di miniare don Giulio
    Clovio, che era frate in quel luogo, il quale è poi riuscito il maggiore
    in questa arte che oggidì viva in Italia. Miniò Girolamo a Candiana
    una carta d'un Chirie, che è cosa rarissima; et ai medesimi la prima
    carta d'un Salterio da coro; et in Verona molte cose per Santa Maria
40   in Organo et ai frati di S. Giorgio. Medesimamente ai Monaci Negri
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