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Miniò dunque costui molti libri di canto da coro che sono in |
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Verona in San Giorgio, in Santa Maria in Organi et in San Nazaro, |
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che tutti son belli: ma bellissimo è un libretto, cioè due quadretti |
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che si serrano insieme a uso di libro, nel quale è da un lato un San |
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Girolamo d'opera minutissima e lavorata con molta diligenza, e dal- |
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l'altro un San Giovanni finto nell'isola di Pathmos et in atto di voler |
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scrivere il suo libro dell'Apocalissi; la quale opera, che fu lasciata |
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al conte Agostino Giusti da suo padre, è oggi in San Lionardo de' |
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Canonici Regolari, nel qual convento ha parte il padre don Timoteo |
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Giusti, figliuolo di detto conte. Finalmente, avendo Francesco fatte |
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infinite opere a diversi signori, si morì contento e felice, |
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perciò che, oltre la quiete d'animo che gli dava la sua bontà, lasciò |
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un figliuolo chiamato Girolamo, tanto grande nell'arte ch'e' lo vide |
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avanti la morte sua molto maggiore che non era egli. |
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Questo Girolamo adunque nacque in Verona l'anno 1472, e d'anni |
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sedici fece in Santa Maria in Organo la tavola della capella de' Lischi, |
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la quale fu scoperta e messa al suo luogo con tanta maraviglia d'o- |
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gnuno, che tutta la città corse ad abbracciare e rallegrarsi con Fran- |
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cesco suo padre. E in questa tavola un Deposto di croce con molte |
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figure, e fra molte teste dolenti molto belle, e di tutte migliori, una |
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Nostra Donna et un San Benedetto, molto commendati da tutti |
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gl'artefici; vi fece poi un paese et una parte della città di Verona |
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ritratta assai bene di naturale. Inanimito poi Girolamo dalle lodi |
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che si sentiva dare, dipinse con buona pratica in San Polo l'altare |
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della Madonna, e nella chiesa della Scala il quadro della Madonna |
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con Sant'Anna, che è posto fra il San Bastiano et il San Rocco del |
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Moro e del Cavazzuola. Nella chiesa della Vettoria fece l'ancona |
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dell'altar maggiore della famiglia de' Zoccoli, e vicino a questa la |
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tavola di Santo Onofrio della famiglia de' Cipolli, la quale è tenuta |
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per disegno e colorito la migliore opera che mai facesse. Dipinse |
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anco in San Lionardo nel Monte vicino a Verona la tavola dell'altar |
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maggiore della famiglia de' Cartieri, la quale è opera grande, con |
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molte figure e molto stimata da tutti, e sopra tutto vi è un bellissimo |
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paese. Ma una cosa accaduta molte volte ai giorni nostri ha fatto |
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tenere quest'opera maravigliosa, e cioè un arbore dipinto da Giro- |
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lamo in questa tavola, al quale pare che sia appoggiata una gran |
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seggiola, sopra cui posa la Nostra Donna. E perché il detto arbore, |
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che pare un lauro, avanza d'assai con i rami la detta sedia, se gli |
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vede dietro fra un ramo e l'altro, che sono non molto spessi, un'aria |
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tanto chiara e bella che egli pare veramente un arbore vivo, svelto |