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Fece costui due bellissimi disegni di sepolture per casa Cornara, |
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le quali dovevano farsi in Vinezia in San Salvadore, l'una per la |
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reina di Cipri di detta casa Cornara, e l'altra per Marco Cornaro |
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cardinale, che fu il primo che di quella famiglia fusse di cotale di- |
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gnità onorato; e per mettere in opera detti disegni furono cavati |
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molti marmi a Carrara e condotti a Vinezia, dove sono ancora così |
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rozzi nelle case di detti Cornari. |
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Fu il primo Giovan Maria che portasse il vero modo di fabricare |
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e la buona architettura in Verona, Vinezia et in tutte quelle parti, |
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non essendo stato inanzi a lui chi sapesse pur fare una cornice o un |
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capitello, né chi intendesse né misura né proporzione di colonna né |
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di ordine alcuno, come si può vedere nelle fabriche che furono fatte |
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innanzi a lui; la quale cognizione essendo poi molto stata aiutata |
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da fra' Iocondo, che fu ne' medesimi tempi, ebbe il suo compimento |
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da messer Michele San Michele, di maniera che quelle parti deono |
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perciò essere perpetuamente obligate ai Veronesi, nella quale patria |
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nacquero et in un medesimo tempo vissero questi tre eccellentissimi |
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architetti, alli quali poi succedette il Sansovino, che oltre alla archi- |
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tettura, la quale già trovò fondata e stabilita dai tre sopradetti, vi |
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portò anco la scultura, acciò con essa venissero ad avere le fabriche |
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tutti quegl'ornamenti che loro si convengono. Di che si ha obligo, |
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se è così lecito dire, alla rovina di Roma, perciò che essendosi i |
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maestri sparsi in molti luoghi, furono le bellezze di queste arti comu- |
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nicate a tutta l'Europa. |
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Fece Giovan Maria lavorare di stucchi alcune cose in Vinezia, et |
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insegnò a mettergli in opera; et affermano alcuni che, essendo egli |
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giovane, fece di stucco lavorare la volta della capella del Santo in |
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Padoa a Tiziano da Padoa et a molti altri, e ne fece lavorare in casa |
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Cornara, che sono assai belli. Insegnò a lavorare a due suoi figliuoli, |
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cioè ad Ottaviano che fu anc[h]'esso pittore, et a Provolo; Alessandro, |
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suo terzo figliuolo, attese a fare armature in sua gioventù, e dopo |
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datosi al mestier del soldo, fu tre volte vincitor in steccato; e final- |
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mente essendo capitano di fanteria, morì combattendo valorosamen- |
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te sotto Turino nel Piamonte, essendo stato ferito d'una archibu- |
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sata. Similmente Giovan Maria, essendo storpiato dalle gotte, finì il |
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corso della vita sua in Padoa in casa del detto messer Luigi Cornaro, |
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che l'amò sempre come fratello, anzi quanto se stesso. E acciò che |
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non fussero i corpi di coloro in morte separati, i quali aveva con- |
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giunti insieme con gl'animi l'amicizia e la virtù in questo mondo, |
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aveva disegnato esso messer Luigi che nella sua stessa sepoltura |